A margine di una discussione durata tre ore sembra essere stato individuato un percorso che potrebbe permettere alle aziende produttrici di aderire al mercato elettronico delle Pa. In questo modo lAsl potrebbe prenderle in considerazione e proseguire nellutilizzo dei prodotti locali freschi. Più sfumate le dichiarazioni sulle altre questioni sul piatto: prima fra tutte la riorganizzazione dei laboratori analisi secondo la quale Asti perderebbe alcuni servizi di diagnostica precoce…
Alla mensa dellospedale di Asti molto probabilmente torneranno i prodotti freschi a km0: a prometterlo è stato lassessore regionale alla sanità Ugo Cavallera nella sua visita allAsl di mercoledì scorso su invito delle consigliere astigiane Motta e Valle.
Infatti, a margine della discussione durata tre ore cui hanno partecipato anche Giovanna Quaglia, il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Flavio Pesce, il Presidente della Rappresentanza dei Sindaci Fabrizio Brignolo, i Sindaci componenti della stessa rappresentanza Emanuela Bo, Mauro Caliendo, Marco Gabusi e la Direzione Generale della Asl, sembra essere stato individuato un percorso che potrebbe permettere alle aziende produttrici di aderire al mercato elettronico delle Pa.
In questo modo lAsl potrebbe prenderle in considerazione e proseguire nellutilizzo dei prodotti locali freschi. Più sfumate le dichiarazioni sulle altre questioni sul piatto: prima fra tutte la riorganizzazione dei laboratori analisi secondo la quale Asti perderebbe alcuni servizi di diagnostica precoce. Cavallera ha detto che nessuna modifica sarà fatta a detrimento della qualità dei servizi erogati ai cittadini ovunque residenti. Dichiarando inoltre di voler coinvolgere in ogni riorganizzazione tutte le aziende interessate con confronti con i rappresentanti istituzionali delle amministrazioni locali. Insomma, lapertura di un tavolo tecnico con gli alessandrini per decidere, caso per caso, la soluzione migliore.
Anche su tutte le questioni legate alledilizia sanitaria, Cavallera ha dato risposte rassicuranti. Su nuovo ospedale della Vallebelbo, le case della salute da ultimare, la vendita del patrimonio immobiliare da parte dellAsl, lassessore ha dichiarato che seguirà con attenzione gli iter avviati, senza però sbilanciarsi oltre. Sono state discusse, successivamente le problematiche specifiche relative alle strutture private accreditate del territorio per le quali è stato assicurato che, pur nelle riduzioni di budget comuni a tutte e collegate alle difficoltà economiche complessive, si cercherà di evitare che situazioni specifiche ed accidentali penalizzino singole strutture.
«Ho trovato molto positivo questo incontro – commenta Angela Motta – soprattutto per la disponibilità dellassessore al confronto e alla condivisione, senza giochi di forza. E poi è arrivata la rassicurazione dei tre milioni di euro per lospedale della Valle Belbo, il completamento della casa della salute di San Damiano e dellapertura di quella di Villafranca».