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Tracciati Sud/Ovest, confronto in municipio dopo il sit in di protesta del comitato “No Caso”

I consiglieri di minoranza hanno chiesto all’ingegnere dell’Anas delucidazioni sui cinque corridoi proposti e sollevato diversi dubbi

Si è svolta in municipio la commissione consiliare congiunta convocata per affrontare il tema del nuovo collegamento sud/ovest alla luce dei cinque tracciati ipotizzati dall’Anas su richiesta della Regione Piemonte. Cinque corridoi, ma di fatto solo due potenzialmente interessanti per la città, sebbene, come ricordato dal sindaco Maurizio Rasero in apertura della riunione, «non c’è nulla di deciso». Rasero, anche in qualità di presidente della Provincia, ha però ricordato che il collegamento sud/ovest è «un’opera fortemente richiesta dai sindaci e dai cittadini del sud del territorio».

Prima che iniziassero i lavori della commissione il comitato “No Caso” (già No Tso) ha animato un breve sit in davanti al municipio per dire no all’opera come ipotizzata dagli studi progettuali, considerata impattante dal punto di vista ambientale, costosa e che non servirebbe a risolvere il problema del traffico in centro città. I consiglieri comunali in aula hanno potuto confrontarsi con l’ingegnere dell’Anas Massimiliano Beghini, collegato via internet, che ha presentato loro le ipotesi dei cinque corridoi tra cui fare la scelta del tracciato definitivo.

Sono state tante le domande poste al tecnico dai consiglieri di minoranza che hanno voluto approfondire le ipotesi dei tracciati chiedendo maggiori dettagli sui termini dell’incarico dato all’Anas dalla Regione, sulla copertura finanziaria dell’opera (ad oggi ci sono 40 milioni di euro disponibili, ma l’intera opera costerebbe sui 200 milioni, di cui 100 per il primo lotto) e su quali studi di traffico si sia basata l’Anas per definire i corridoi proposti. Rasero ha invece voluto precisare che il Comune, in questa prima fase di studio dei tracciati possibili, non è intervenuto per nessun motivo lasciando che i tecnici facessero il loro lavoro in piena autonomia.

«Dalla seduta è emerso un quadro sconfortante per la città e la cittadinanza. – commentano da Ambiente Asti al termine dell’incontro – La presentazione dell’ingegnere di Anas e la seguente discussione con i consiglieri presenti hanno mostrato chiaramente come l’opera abbia un rapporto costi/benefici decisamente non vantaggioso per Asti». Dal Pd è giunta invece la proposta di analizzare costi e benefici del progetto lungo Borbore già identificato una decina di anni fa.

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