«L’amministrazione comunale sta prendendo tempo per far decadere i termini per presentare ricorso in opposizione alla delibera del 18 aprile. L’unica via di uscita per evitare lo spostamento del mercato in piazza del Palio è fare un ricorso al Tar. I tempi sono strettissimi, ma se si dovesse arrivare alla realizzazione del progetto presentato dal Comune si andrebbe verso lo spopolamento del mercato stesso».

Questo è quanto si legge in un comunicato della Commissione mercatale diffuso a tutti gli operatori che lavorano ad Asti e, in particolare, nelle piazze Alfieri e Libertà. Secondo quanto riferito dal presidente del G.O.I.A, Giancarlo Nardozzi, l’amministrazione comunale avrebbe abbassato i toni della querelle con gli ambulanti, contrari a trasferirsi in piazza del Palio per rendere unico il format mercatale, ma dietro ci sarebbe comunque la volontà di procedere in tal senso. Per questo motivo il ricorso al Tar per fermare tutto il progetto è ormai certo. In queste ore gli ambulanti si stanno confrontando prima di dare mandato al loro legale di procedere per vie legali così da arrivare, una volta per tutte, alla chiusura dell’annosa vicenda.

«L’indirizzo è portarci in piazza del Palio, passo dopo passo, concretizzando il progetto con una delibera definitiva. – evidenzia Nardozzi – Questa andrà impugnata facendo un ricorso al Tar. Ricordo che siamo partiti da marzo e per fortuna abbiamo tenuto la testa fuori dall’acqua; abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, tra cui un esposto alla Regione che ci ha dato ragione su tutto».

«Mi aspettavo – aggiunge il presidente di G.O.I.A rivolgendosi agli altri ambulanti – che il Comune, con una presa di buon senso, ci convocasse e trovasse una soluzione con noi, facendoci restare in piazza Alfieri; invece silenzio totale. Abbiamo pochissimo tempo per impugnare la delibera, ma è necessario perché dobbiamo fare di tutto per tutelarci».

Intanto martedì il sindaco Rasero ha rinnovato, con una nuova ordinanza, l’orario ridotto per gli ambulanti del mercato di piazza Alfieri e Libertà che sono obbligati a terminare le vendite entro le ore 17 e sgomberare non dopo le 17,30.