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Trasloca la biblioteca, nuova sede per 140mila libri
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Trasloca la biblioteca, nuova sede per 140mila libri

Non è mai semplice completare un trasloco. A maggior ragione quando negli scatoloni bisogna farci entrare circa 140mila libri. «In realtà sono ben di più, perché alcuni titoli sono suddivisi in

Non è mai semplice completare un trasloco. A maggior ragione quando negli scatoloni bisogna farci entrare circa 140mila libri. «In realtà sono ben di più, perché alcuni titoli sono suddivisi in più volumi.» Donatella Gnetti, direttrice della Biblioteca Astense dal 2004, segue in questi mesi il trasferimento a Palazzo del Collegio. Anche se i vecchi locali e la nuova sede sono distanti solo pochi passi, non c'è nulla di semplice in questa fase: così, dal primo settembre, si è scelto di chiudere la biblioteca, per consentire ai dipendenti di concentrarsi unicamente sul trasloco. I lavori strutturali sono pressoché completati, ora restano ancora da portare a termine la messa a punto dei sistemi di sicurezza e il collegamento telematico al sistema bibliotecario nazionale. L'inaugurazione è prevista entro fine anno e si potrà riaprire la struttura almeno a tempo parziale.

«Sono moltissime le persone che ci chiedono quando riapriremo e si stupiscono quando parliamo di qualche mese per traslocare e allestire la nuova sede», commenta Donatella Gnetti. «La cosa ci fa un enorme piacere, perché è la dimostrazione che la Biblioteca è un servizio utile e importante e che gli astigiani ne avvertono la mancanza, a differenza di altre istituzioni culturali, rimaste chiuse per anni. Trasferire la biblioteca non è impresa da poco: si tratta di riuscire a coordinare tante realtà e tante persone, che ringrazio fin d'ora: spero che grazie al loro lavoro, a quello dei volontari e soprattutto all'impegno dei dipendenti della biblioteca». La nuova sede della Biblioteca Astense, che verrà intitolata a Giorgio Faletti, sarà caratterizzata da un salone principale dove troveranno posto gli scaffali e i tavoli per la consultazione che, volendo, potranno essere collocati anche nel cortile. Le sale che si aprono lungo il corridoio interno verranno prevalentemente usate per la lettura e la consultazione dei testi, mentre l'ala del Palazzo che si affaccia su piazza Castagliano accoglierà la Biblioteca dei Ragazzi, autonoma dal resto della struttura.

Il trasloco avviene molti anni dopo essere stato originariamente concepito: l'idea era del sindaco Galvagno, che già a inizio anni ?90 immaginava un "quadrilatero della cultura" tra i palazzi Alfieri, Ottolenghi e Mazzetti. Anni più tardi, la decisione divenne definitiva con l'allora assessore ai Lavori pubblici Angela Quaglia. Non mancò un vivace dibattito che fece emergere proposte alternative a Palazzo del Collegio, come il vecchio ospedale o il complesso della ex caserma Colli di Felizzano, soluzioni sostenute dall'allora opposizione di centro sinistra. Ma, al momento di insediarsi, la giunta Brignolo non poté che prendere atto dell'avanzato stato del processo di trasferimento e proseguire sulla strada già tracciata.

Se il progetto era già definito, avviare materialmente i lavori è stata una sfida contro i tempi dettati dai finanziamenti regionali Pisu. Il pragmatico Alberto Bianchino, ex sindaco ed erede della poltrona di Angela Quaglia, da alcuni mesi si è rimboccato le maniche per concludere i lavori alla nuova sede. Un percorso che si è ulteriormente complicato con la scoperta, nei sotterranei di Palazzo del Collegio, di resti romani. I locali saranno completamente ristrutturati e ospiteranno il magazzino della biblioteca con buona parte dei suoi volumi. Una ricchezza in più per quello che, si spera, diventerà presto un nuovo cuore pulsante della cultura astigiana.

e.in.

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