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conferenza stampa servizio su gomma in provincia di Asti
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Trasporto su gomma nell’Astigiano, nuovi progetti e l’attesa di finanziamenti

Mentre alcuni potenziamenti, come quello tra Castelnuovo Don Bosco e Cocconato, hanno avuto successo, altri progetti, come il trasporto a chiamata per i piccoli comuni del sud Astigiano, sono in attesa di copertura finanziaria

Raggiungere livelli adeguati di servizio per garantire una «sufficiente mobilità per tutti», rivalutare i collegamenti attualmente sospesi o soppressi (come le linee ferroviarie Asti-Casale, Asti-Chivasso, Castagnole Lanze-Alessandria), maggiori stanziamenti, migliorare la comunicazione e l’immagine del tpl e avanti con la transizione ecologica. Sono queste le macro-aree di intervento sulla quale la Provincia, che fa parte del bacino del trasporto pubblico Asti-Alessandria, ha tra le priorità per cercare di rendere più efficiente il tpl, in primis quello su gomma. Da qualche anno la Provincia non è più l’unico ente decisionale in merito ai trasporti nell’Astigiano, ma porta le sue istanze all’Agenzia della Mobilità Piemontese da cui dipendono stanziamenti e gare per il servizio.

Alcuni progetti sono stati attivati con un buon riscontro, come nel caso del potenziamento del servizio d’autobus tra la zona di Castelnuovo Don Bosco e Cocconato (già presente da un paio di anni), ma altri esistono “solo” su carta in attesa della copertura finanziaria. «Abbiamo un progetto di trasporto a chiamata che riguarda una serie di piccoli comuni nel sud Astigiano che gravitano su Nizza e Canelli – spiega il consigliere provinciale e sindaco di San Damiano, Davide Migliasso – Un progetto già condiviso con le ditte dei trasporti, ma al momento non trova copertura finanziaria. Lancio un appello alla Regione, all’Agenzia della Mobilità Piemontese, affinché vengano messe in campo sempre maggiori risorse per il comparto trasporti».

Il progetto del bus a chiamata, che si svilupperebbe tramite applicazione con un mezzo ridotto di dimensioni, pronto a raggiungere gli utenti in 15 minuti dalla chiamata modificando il tragitto in tempo reale a seconda delle richieste, avrebbe un costo di 60 euro all’ora, ma rappresenterebbe un buon compromesso per garantire, anche nei piccoli comuni, un servizio di mobilità più pratico con costi sostenibili. Gli utenti pagherebbero le corse circa 1 euro o poco più. «Nell’Astigiano il tpl su gomma percorre 4 milioni di chilometri ogni anno, per un investimento di circa 7 milioni di euro» spiega Stefano Banaudi, dipendente della Provincia in distaccamento all’Agenzia della Mobilità.

Il fatto che la Provincia debba ragionare in un’ottica di bacino è ciò che segnerà la differenza nella prossima gara per l’affidamento del servizio che sarà esteso alla provincia di Alessandria e alla città di Casale. Su questi e altri aspetti sia il dirigente Edoardo Tobaldo, sia il funzionario Mauro Rolla stanno portando avanti una serie di proposte per l’Agenzia, tenendo conto che oltre al servizio su gomma bisogna puntare al trasporto ferroviario. La riapertura della linea ferroviaria Asti-Alba ha dimostrato che i cittadini usano il treno e, più in generale, i mezzi pubblici quando gli stessi sono efficienti, puntuali e a costi accessibili. Ma oggi nell’Astigiano siamo ancora distanti da avere un servizio performante verso tutte le direttrici ed ecco che l’auto privata continua a essere preferita ai mezzi pubblici, causando lunghe code sulle principali vie d’accesso al capoluogo sia al mattino sia nel secondo pomeriggio.

Altra questione aperta è quella di implementare il tpl, su gomma e rotaie, nei week end per consentire anche ai turisti di potersi muovere liberamente da Asti alle colline Unesco e nelle aree di maggior richiamo. Dalla Provincia arriva inoltre un appello alle aziende di trasporto «affinché si dotino di opportuni sistemi di controllo per verificare gli abbonamenti di chi viaggia». «Se tutti pagassero – continua Migliasso – si garantirebbe alle imprese le risorse necessarie per fare investimenti e sostituire i mezzi più obsoleti con nuovi autobus più ecologici».

Dall’Ente fanno inoltre sapere che da qualche giorno la ditta Giachino è subentrata nella gestione della linea extraurbana Canale-San Damiano-Asti precedentemente in carico ad Asp e Gtt.

[foto Ago]

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