Verso Chivasso procede invece la sistemazione dei binari (con la sostituzione delle traversine degradate) e la posa degli apparati tecnologici. Al momento l’intervento interessa la zona fra Cocconato e Brozolo. Destano non poche perplessità le modalità di collocazione di cavi di segnalazione, inseriti in tubi corrugati che corrono a vista a lato dei binari, anziché essere interrati: i rischi sono di furti (come già avvenuto in passato) e del danneggiamento da parte di animali. Sono già state anche riverniciate e ricollocate le sbarre ai passaggi a livello.
Sembrano invece non sussistere i problemi strutturali della galleria fra Cocconito e Brozolo, lunga 2.348 metri (parte in curva e in parte in rettifilo), motivazione adottata a giustificare l’improvvisa chiusura della linea nel luglio 2011 e per la cui messa in sicurezza si parlava di un costo di 700 mila euro; aveva dunque ragione chi sosteneva che fosse una scusante per non mantenere in funzione una linea con scarso numero di viaggiatori, sostituendola definitivamente con gli autobus (già utilizzati nel periodo estivo di chiusura delle scuole).
Procede anche la riqualificazione delle stazioni ferroviarie, i cui edifici sono caratterizzati tutti dallo stesso aspetto architettonico dai vaghi richiami Liberty. Il fabbricato viaggiatori di Montiglio-Murisengo è stato restaurato e ritinteggiato nel caratteristico color giallo ocra e sistemato all’interno per poter ospitare mostre o altre iniziative; anche la piccola costruzione che ospita i servizi igienici è stata già restaurata, mentre sono iniziati i lavori nel magazzino merci.
Nella stazione di Cocconato il fabbricato viaggiatori che ospitava il ristorante-pizzeria è deturpato da un’orribile struttura metallica vetrata verde addossata alla facciata che dovrà essere eliminata, mentre il magazzino merci, avvolto nella vegetazione, è in parte crollato. La vicina piccola stazione di Cocconito-Bonvino (istituita nel 1945 e soppressa nel 1963), è in stato di abbandono e andrebbe almeno messa in sicurezza.
L’intera linea dovrebbe essere riattivata da Chivasso a Montiglio entro l’estate e inserita nel progetto “Binari senza tempo” promosso dalla Fondazione FS; per la tratta fino ad Asti il ripristino è previsto nei primi mesi del 2023. Il ritorno al traffico ordinario, richiesto dal Co.M.I.S., non è pensabile in tempi brevi, come ribadito dall’assessore regionale Gabusi; per sostituire le littorine Aln diesel (in uso fino al 2011), è stata anche ipotizzata la sperimentazione di motrici a idrogeno, un progetto a cui le Ferrovie lavorano da oltre tre anni con la Snam per valutarne la fattibilità tecnica ed economica.
Intanto sui social è acceso il dibattito tra quanti sostengono che sia uno sperpero l’ingente denaro speso per il ripristino della linea destinata al transito di un paio di vaporiere all’anno, e chi plaude all’iniziativa, chiedendo che sia riattivato al più presto il servizio pubblico ordinario: con un’adeguata programmazione oraria, l’utenza non mancherebbe tra studenti e lavoratori pendolari.
Si susseguono anche gli incontri sulla riattivazione della linea, non solo a scopo turistico, ma prioritariamente per la mobilità dei cittadini: sabato prossimo se ne parlerà a Chivasso, nella sala consiliare, in un convegno promosso da Co.M.I.S. e l’associazione “La nostra collina”.