Fra poche settimane, da metà dicembre, Asti e il suo territorio saranno meglio collegati con Milano grazie a una considerevole implementazione delle corse quotidiane, che passano da 4 a 14. Un cambio di passo estremamente importante per rendere più interconnesso il nostro territorio con il capoluogo lombardo, ma anche più appetibile per tutti coloro che, pur lavorando a Milano, non intendono viverci o non possono sostenere le spese per mutui e affitti. La novità, sulla quale ha lavorato con insistenza l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, dà piena attuazione al “Patto di Tortona”, l’accordo siglato l’11 luglio scorso a Genova dalle Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia per potenziare la mobilità ferroviaria tra i rispettivi territori. «Un potenziamento – sottolinea l’assessore Gabusi – che rappresenta una svolta reale, non un annuncio. Il Piemonte dei fatti parla con i risultati: più treni, tempi ridotti, servizi più capillari. Abbiamo mantenuto un impegno preciso preso con i cittadini e lo abbiamo fatto lavorando con determinazione e serietà, non con gli slogan. Per anni qualcuno ha voluto descriverci come poco attenti al tema ferroviario, ma oggi la realtà è un’altra: il Piemonte investe, dialoga in modo costruttivo con le altre Regioni e porta a casa risultati concreti».
Il nuovo orario tra Asti e Milano Centrale
Da domenica 14 dicembre, quindi anche nei fine settimana, il nuovo servizio garantirà un prolungamento da Alessandria ad Asti, con un treno ogni due ore per direzione, per l’intera giornata e per tutti i giorni della settimana, compresi i weekend. Da Asti il primo treno partirà alle 6.54, seguito da una corsa ogni due ore fino all’ultima partenza delle 20.54. In direzione opposta, da Milano Centrale, il primo treno partirà alle 5.25, sempre con frequenza bi-oraria e ultima corsa alle 19.25. Il tempo di percorrenza medio sarà di un’ora e quarantuno minuti, con un abbattimento dei tempi sostanziale rispetto ad oggi: 11 minuti in meno.
I treni effettueranno le fermate di Alessandria, Tortona, Voghera, Pavia, Milano Rogoredo e Milano Lambrate. Per consentire la manutenzione ordinaria della linea da parte di Rfi è prevista una fascia di sospensione tra le 9 e 11, durante la quale i treni non circoleranno. A completare il servizio, si aggiungono due ulteriori collegamenti diretti: Alessandria (6.28) – Milano Certosa (8.06) e, in direzione opposta, Milano Centrale (21.25) – Alessandria (22.44).
Un altro tassello importante riguarda il collegamento di Novi Ligure con Milano che, con la nuova relazione Novi Ligure – Milano Greco Pirelli, assume ora una cadenza bi-oraria costante per tutta la giornata. Da Novi Ligure, infatti, il primo treno partirà alle 6.36, seguito da altri 7 collegamenti con partenza al minuto 40 di ogni ora, fino all’ultima corsa delle 20.40. In direzione opposta, da Milano Greco Pirelli, il primo treno è previsto alle 6.45 con la stessa frequenza bi-oraria al minuto 45 dell’ora, per un totale di 6 corse giornaliere e ultima partenza alle 18.45 con fermate a Pozzolo Formigaro, Tortona, Voghera, Lungavilla, Pavia, Milano Rogoredo, Milano Forlanini e Milano Lambrate, collegando facilmente l’utenza all’aeroporto di Linate tramite la linea metropolitana. Anche su questa direttrice sarà valida la fascia di sospensione 9-11 per le operazioni di manutenzione.
Da Alessandria resteranno 16 i collegamenti diretti con Milano, ma distribuiti in modo più equilibrato lungo l’arco della giornata, con più partenze al mattino e rientri serali più agevoli. Da Novi Ligure, invece, i collegamenti raddoppiano, passando da 7 a 14 corse giornaliere, non più limitate alle sole fasce pendolari ma operative per l’intera giornata.
Currado (Agenzia della Mobilità): «Una bella conquista, ora puntiamo alla dorsale meridionale»
L’architetto astigiano Giovanni Currado, rappresentante del bacino di Asti-Alessandria nell’Agenzia della Mobilità piemontese, accoglie con entusiasmo il nuovo collegamento ferroviario per Milano, definendolo «una bella conquista», e aggiunge che il servizio «non è un punto di arrivo, ma un punto intermedio di un viaggio verso una connettività regionale e internazionale potenziata».
Il nuovo collegamento, evidenzia Currado, offre una serie di vantaggi chiave: «Rende l’Astigiano molto più appetibile per la residenzialità, la logistica e gli investimenti – continua – Inoltre inserisce il territorio in un “network internazionale,” fondamentale per chi deve prendere un aereo a Milano o Bergamo, o un treno per il Nord Europa. Questo servizio aumenterà anche i valori immobiliari vicino alla stazione». Il percorso per ottenere questo collegamento è stato lungo, risalente al 2010, quando l’apertura dell’alta velocità tagliò fuori il Piemonte meridionale dalle grandi direttrici nazionali, isolandolo da Roma, Bologna e Milano. Il problema si è aggravato con la chiusura delle linee ferroviarie secondarie, ma l’architetto Currado ha lavorato per far riaprire la posizione di Asti come nodo di interscambio, stimolando l’azione nell’Agenzia e partecipando al tavolo tecnico della mobilità sostenibile.
Ora l’obiettivo fondamentale, oltre a riuscire a ottenere un treno ogni ora per Milano, è la creazione di «una dorsale del Torino-Milano meridionale, cioè Torino-Milano collegata attraverso Asti e Alessandria». «In quel momento – conclude Currado – Asti sarebbe inserita su due nodi metropolitani da 10 milioni abitanti». Infine, anche il collegamento Asti-Casale dovrà tornare a essere operativo come un tempo, considerato un pezzo importante perché permette al Monferrato di raggiungere Milano Porta Genova/San Cristoforo da sud-sud ovest.