Cerca
Close this search box.
n
Attualità
Ordine degli Avvocati

Tribunale di Asti, gli avvocati premiano i nuovi arrivati e i senior

Tradizionale cerimonia di auguri con la consegna delle toghe a chi si è appena affacciato alla professione e a chi è iscritto da 40 e 50 anni

Cerimonia ricca di emozioni quella che stamattina si è tenuta al Tribunale di Asti che, eccezionalmente, ha ospitato non processi ma l’incontro degli auguri di Natale dell’Ordine degli Avvocati di Asti.

Un’occasione anche per la tradizionale consegna della toga ai neo iscritti e della targa a coloro che sono iscritti da 40 anni e più.

Fra i giovanissimi, sono stati scelti i tre avvocati che si sono distinti per aver ottenuto la migliore votazione all’esame di abilitazione alla professione forense. E’ la Fondazione Giovanni Battista Torta, presieduta dall’avvocato Anna Re Montalcini, a donare la toga, simbolo di onore, dignità e decoro professionale.

L’hanno ricevuta gli avvocati Ambra Nebbiolo, Vittorio Amedeo Mario Bozzola (nipote dell’ex Procuratore della Repubblica Mario Bozzola) ed Irene Persico, quest’ultima impossibilitata ad essere presente al ritiro.

«Complimenti ragazzi, per i risultati ottenuti e per il coraggio dimostrato nel voler intraprendere una professione che sta cambiando ma che promette anche importanti sbocchi futuri» li ha salutati la presidente Anna Re Montalcini.

E poi i “senior”, coloro che la professione forense la praticano da almeno 40 anni.

Come è per l’avvocato Monica Totolo, fra le pioniere della pratica forense al femminile. Lei che ha iniziato presso lo studio dell’avvocato Sergio Lombardi e che è stata esempio e guida per tutte le colleghe che si sono iscritte negli anni. Si è anche distinta per il suo impegno in seno all’Ordine degli Avvocati. E nel prendere la parola, pur emozionata, ha ricordato un aneddoto della sua carriera, che risale proprio agli inizi quando si recò a Torino dall’allora storico negozio di toghe per ordinarne una da donna appena passato l’esame. «Non ne avevano, così me la sono fatta fare su misura con quelle caratteristiche utili al corpo femminile. E da allora ha usato quel modello per tutte le colleghe che si sono recate con la stessa richiesta».

Quarant’anni di iscrizione anche per Marco Venturino, fino all’anno scorso presidente dell’Ordine degli Avvocati di Asti, che ha rivelato come quello di oggi, sia un giorno molto importante per lui. «Lo stesso giorno in cui mi viene consegnato il riconoscimento dei 40 anni di iscrizione, è anche il mio ultimo giorno di lavoro come avvocato. Ho fatto un po’ di riflessioni negli ultimi mesi e, pur amando infinitamente questa professione, ho scelto di sperimentare un altro modo di vivere la mia vita». Ha citato l’avvocato Mirate e un passo della sua lettera di addio in cui diceva di essere stato fiero di aver difeso la libertà e i diritti degli uomini per tanti anni facendo il mestiere più bello del mondo; ha ricordato Francesco “Cecco” Benzi con il quale ha condiviso lo studio per tanti anni; ha ringraziato i suoi colleghi Maria Pia Benzi, Pierpaolo Berardi, Anna Mattioli. «Nessuna tecnologia nè intelligenza artificiale potrà mai svuotare il significato della professione forense che è quella di difendere i diritti delle persone» ha concluso.

Applausi al signore degli avvocati albesi, Roberto Ponzio, che ha raggiunto i 50 anni di iscrizione all’Albo.

Una vita dedicata alla professione, iniziata nello studio di Ettore Paganelli e proseguita in quello associato, primo a costituirsi in tale forma in provincia di Cuneo. Il suo nome è legato alla difesa di importanti processi, da quello sullo scandalo del vino al metanolo ai tanti nati durante l’epoca di Tangentopoli. I suoi figli, Matteo e Roberta hanno seguito le orme del padre e lui ha reso omaggio e onore a quelle del suo, grande commerciante di tartufi albese, cui ha dedicato un museo, libri e, non ultima, una specializzazione nel diritto che sovrintende proprio questo mondo così importante dal punto di vista economico e culturale, per la città di Alba.

«Come fare a spiegare agli avvocati più giovani come fosse l’amministrazione della gisutizia 50 anni fa? E’ cambiato tutto, è cambiata la società ma sono rimaste le persone e l’avvocato avrà sempre il compito di convincere un altro uomo o donna sulla bontà delle ragioni del suo assistito». Ha parlato di gravi lacune legislative sul Codice Penale e di confusione su quello di procedura, ma, conclude: «Nonostante questa complessità e queste critiche, dovessi ricominciare da capo tutto, lo farei senza indugi».

La cerimonia ha avuto una elegante chiusura polemica della presidente dell’Ordine, Giorgia Montanara, che ha indirettamente lanciato una stoccata al precedente presidente del Tribunale, Girolami, il quale non aveva invitato gli avvocati al suo saluto di addio prima della pensione ancora contrariato dell’esposto che era stato presentato per la questione degli orari di apertura delle cancellerie.

«Non possiamo non notare una sincera e reale nuova collaborazione con il presidente Paolo Rampini che ringraziamo per la sua disponibilità dimostrata, prima di tutto, nei fatti».

Nella foto di copertina l’intervento dell’avvocato Monica Totolo sotto lo sguardo della presidente dell’Ordine Giorgia Montanara e dei giovani colleghi Ambra Nebbiolo e Vittorio Bozzola.

(Ago foto)

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale