Via Atleti Azzurri Astigiani, davanti al parco del Borbore. Un tir, diretto verso il campo scuola, sfreccia a velocità sostenuta vicino ad una lunga fila di auto in sosta, parcheggiate sulla carreggiata opposta. Da dietro un’auto ferma ecco spuntare una bambina, in bici, che attende di poter attraversare la strada, dove non ci sono strisce pedonali nonostante il traffico. Scene quotidiane davanti al nuovo parco del lungo Borbore, una delle aree verdi più frequentate della zona ovest. A segnalare i pericoli per i pedoni che, ogni giorno, transitano su questa strada per raggiungere l’area verde (soprattutto famiglie
Via Atleti Azzurri Astigiani, davanti al parco del Borbore. Un tir, diretto verso il campo scuola, sfreccia a velocità sostenuta vicino ad una lunga fila di auto in sosta, parcheggiate sulla carreggiata opposta. Da dietro un’auto ferma ecco spuntare una bambina, in bici, che attende di poter attraversare la strada, dove non ci sono strisce pedonali nonostante il traffico. Scene quotidiane davanti al nuovo parco del lungo Borbore, una delle aree verdi più frequentate della zona ovest.
A segnalare i pericoli per i pedoni che, ogni giorno, transitano su questa strada per raggiungere l’area verde (soprattutto famiglie con bambini) sono alcuni lettori del giornale. Uno, in particolare, spiega che davanti al parco «non c’è parcheggio e tutti fermano nella via, che diventa strettissima; manca anche la linea di mezzeria che lo manifesterebbe in modo drastico. Bisognerebbe magari introdurre un sacrosanto divieto di sosta, come incentivo per gli (un po’ pigri) utenti ad usare il vasto parcheggio ex Pam, sempre vuoto, a meno di 100 metri dall’ingresso del parco stesso». Esiste un parcheggio davanti ad un nucleo di case di recente costruzione, ma la maggior parte dei fruitori del parco lasciano l’auto a ridosso di un cantiere, e la strada, soprattutto quando passano tir o altri mezzi pesanti, diventa stretta e pericolosa.
Al di là di istituire l’eventuale divieto di sosta, viene chiesto al Comune di disegnare al più presto le strisce pedonali nell’interesse dei pedoni. C’è anche chi suggerisce l’installazione di dossi antivelocità perché, spiega una signora incontrata nel parco, «di notte questa strada diventa un circuito di Formula 1 e le auto viaggiano ben oltre il limite consentito».
r.s.