Il Piemonte conferma il suo appeal turistico, registrando un significativo aumento dei flussi nel primo semestre del 2025. I dati provvisori, aggiornati al 24 luglio, indicano una crescita complessiva degli arrivi del +2,2% e delle presenze del +5,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo trend positivo si traduce in quasi 2 milioni e 900mila arrivi e oltre 7 milioni e 700mila pernottamenti, con un tempo di permanenza media che sale da 2,6 a 2,7 notti.
L’incremento è trainato sia dal turismo estero che da quello nazionale. I turisti italiani mostrano un aumento del +2,1% negli arrivi e del +6,2% nei pernottamenti, mentre i visitatori stranieri crescono del +2,4% negli arrivi e del +4,4% nelle presenze, consolidando la loro quota oltre il 50%. Particolarmente notevole è la performance degli Stati Uniti d’America, con le presenze in aumento di oltre il 20%. La Germania sostanzialmente stabile nel numero di pernottamenti, continua a essere il primo mercato estero per arrivi e presenze, seguita da Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux.
Le colline grandi protagoniste
Tra le aree del Piemonte, le colline emergono come uno dei motori principali di questa crescita virtuosa. Nel primo semestre 2025, le zone collinari hanno registrato un aumento del +3,7% negli arrivi e un eccezionale +6,6% nelle presenze rispetto al 2024. Ma il dato più significativo per le colline riguarda lo “spend index”: è l’area dove si registra la spesa media più alta per singolo visitatore, con picchi che superano i 200 euro nei mesi di gennaio e febbraio. Le colline raccolgono inoltre il 30,6% del volume di spesa totale monitorato, superando di poco Torino e prima cintura (30,2%). Questo conferma la capacità dell’area, che include la zona Unesco di Langhe, Monferrato e Roero, di attrarre un turismo alto-spendente, attratto dall’alta qualità dell’offerta e dalle eccellenze enogastronomiche.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha commentato questi risultati con ottimismo: «Questi numeri confermano la nostra strategia di promozione turistica che è sempre più aperta ai mercati internazionali con la presenza degli stranieri in costante aumento. La crescita dei pernottamenti dimostra che i turisti allungano la loro permanenza sul nostro territorio grazie alla ricchezza e alla qualità della nostra offerta. Anche grazie ai grandi eventi il Piemonte è sempre più protagonista degli itinerari di viaggio con livelli di soddisfazione che si confermano più alti della media nazionale».
Anche l’assessore al Turismo, Paolo Bongioanni, ha espresso soddisfazione: «Sono dati che decisamente incoraggiano il cambio di marcia che il Piemonte turistico sta costruendo. Una strategia di promozione ancora più incisiva e coordinata fra i diversi attori e livelli del territorio. Un’unione organica fra turismo, sport e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del Piemonte come fattori di attrattività. E in parallelo l’impegno per l’incremento e potenziamento dell’offerta ricettiva attraverso la Legge 18/99, che abbiamo riattivato ora dopo 15 anni e che mette a bando quasi 16 milioni per alberghi, B&B, agriturismi, campeggi, villaggi e rifugi. Tutti strumenti che stiamo mettendo a punto per consolidare e far crescere ancora una tendenza virtuosa».
Performance delle altre aree e indici di spesa
Anche altre aree hanno contribuito positivamente: la montagna ha registrato un notevole aumento del +7,1% negli arrivi e un ottimo +13,9% nelle presenze, mentre i laghi sono cresciuti del +1,6% negli arrivi e del +2,5% nelle presenze. Torino e prima cintura, pur con un leggero calo negli arrivi (-0,5%), ha visto un aumento delle presenze del +3,3%.
Complessivamente, il volume di spesa totale attivata sul territorio, per la sola quota monitorata, ha superato i 400 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno. Il volume di spesa è aumentato del +4,2%, mentre il numero di carte monitorate (transazioni con carte di credito straniere su circuito Visa) è cresciuto del +16,4%. Sebbene la spesa media complessiva mostri una diminuzione del -10,5%, la collina, come evidenziato, si distingue per valori elevati.
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