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Turismo nell’Astigiano: ad agosto vendute oltre 50 mila notti nelle strutture ricettive

Sono quintuplicati gli olandesi, quadruplicati i tedeschi, raddoppiati danesi, norvegesi e svedesi; sono tornati i turisti dalla Francia (+50%), dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera (+30%) e sono ritornati anche austriaci e inglesi.
Anticipati nei giorni scorsi dall’assessore comunale Loretta Bologna, sono stati ufficializzati i dati sul numero dei turisti in visita nell’Astigiano. Numeri che, soffermandosi al solo mese di agosto, sono a dir poco straordinari. L’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero annuncia che «solo nel mese di agosto sono state vendute, per la prima volta, oltre 50 mila notti nelle strutture ricettive della città e della provincia e i turisti che hanno trascorso le vacanze sul territorio sono stati attratti non solo dall’enogastronomia, ma anche dalla cultura, dalle attività all’aria aperta come il trekking, il cicloturismo e dai luoghi più rappresentativi e iconici, vigneti in primis».
Dati ancora parziali, emersi dall’analisi sulle presenze fornita dagli operatori delle strutture ricettive locali, ma anche da interviste effettuate ai turisti che si sono rivolti all’infopoint di piazza Alfieri. Detto ciò, il report dell’Ente del Turismo conferma il trend positivo, la crescita del numero dei turisti che hanno scelto l’Astigiano per trascorre parte delle vacanze e, particolare importante, il fatto che si parli soprattutto di presenze straniere.
«Turisti e visitatori sono tornati a rivolgersi numerosi l’Infopoint di piazza Alfieri ad Asti – precisano dall’Ente – e gli accessi ad agosto sono stati il doppio rispetto allo stesso mese del 2020. Sono aumentati del 20% i passaggi di italiani, ma sono aumentati ancor di più gli europei: sono quintuplicati gli olandesi, quadruplicati i tedeschi, raddoppiati danesi, norvegesi e svedesi; sono tornati i turisti dalla Francia (+50%), dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera (+30%) e sono ritornati anche austriaci e inglesi. In generale si tratta di turisti in coppia, piccoli gruppi e millennial».
Anche dalla profilazione dei turisti emergono dati importanti per capire lo stato di salute del settore: oltre il 60% delle persone di passaggio per informazioni nell’ufficio turistico di piazza Alfieri ha detto di essere in visita per la prima volta ad Asti. «Si tratta in prevalenza di visitatori che chiedono informazioni sulla città, sulla cultura locale (musei, storia) e domandano indicazioni su itinerari panoramici, su tutto quello che si può vedere nei dintorni, per fare gite fuori porta, per vedere i luoghi più distintivi – continuano dall’Ente del Turismo – Tra questi, i paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco, ma anche sentieri e percorsi per fare trekking nei vigneti, cicloturismo oppure semplici passeggiate (le più gettonate sono proprio quelle tra i vigneti). Queste ultime richieste arrivano in prevalenza da olandesi e belgi, ma anche da tedeschi, svizzeri, francesi e italiani. Da luglio c’è stato anche qualche passaggio di canadesi e statunitensi, piccolo segnale di una lenta ripresa anche da quei Paesi».
I dati sembrano quindi dare ragione all’assessore Bologna che nei giorni scorsi, rispondendo alle critiche mosse da quelli che lei stessa definisce “pochi gatti neri”, ha annunciato una ripartenza del settore piuttosto consistente dopo oltre un anno e mezzo di pandemia e di paralisi del comparto. «Nei mesi di luglio e agosto c’è stato un vero record: 50 mila notti vendute non si erano mai viste, neanche prima della pandemia. Il 60% delle persone di passaggio da piazza Alfieri è la prima volta che viene ad Asti. Hanno scelto di venire qui perché Asti è bellissima, perché qualcuno lo sta comunicando molto bene e ci sono turisti che ci scelgono come meta perché l’Astigiano ha il riconoscimento Unesco. Senza quello tanti progetti non si sarebbero fatti. Sarà inoltre importante tutto il lavoro che verrà svolto nei prossimi mesi dall’ATL: – conclude l’assessore – ci prepariamo alla nostra Fiera del Tartufo e al Magico Paese di Natale che avranno pacchetti turistici mirati. Ma si sta lavorando già per il prossimo anno quando anche l’Astigiano ospiterà la 6/a Global Conference del turismo del vino».
«È stato un mese d’agosto positivo per numero di presenze e arrivi – commenta Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – Sono tornati gli europei che hanno scelto di venire in vacanza nel nostro territorio. Per l’autunno ci sono molte prenotazioni e, visto l’andamento incoraggiante dei flussi, l’obiettivo è chiudere il 2021 con il raggiungimento dell’80% delle presenze del 2019. Per il 2022 stiamo investendo in una nuova campagna digital e social e con attività non solo online, ma anche off line, proseguendo progetti con tour operator internazionali e con campagne di comunicazione estere. Saremo presenti sul mercato londinese e del Nord America, mentre prosegue il nostro lavoro di avvicinamento alla 6/a Global Conference del turismo del vino, che il prossimo anno vedrà il nostro territorio protagonista».

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