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Tutto pronto per l’iniziativa “Volontariato in panchina”

Giovedì 27 agosto, nel centro storico cittadino, 33 associazioni saranno impegnate con il progetto promosso dal Comune di Asti

Tutto pronto per “Volontariato in panchina”

E’ in programma giovedì 27 agosto, dalle 9 in piazza san Secondo, l’iniziativa “Volontariato in panchina”. in occasione della quale rappresentanti di 33 associazioni astigiane si ritroveranno a sistemare le panchine del centro storico cittadino.
Il progetto è stato proposto dall’assessorato comunale alle Politiche sociali con la collaborazione degli assessorati alle Politiche giovanili e ai Lavori pubblici, oltre che del Centro servizi per il volontariato di Asti- Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
L’obiettivo è duplice, in quanto interessa la sfera pratica e quella sociale. Lo scopo concreto è ripristinare dall’incuria alcune panchine del centro storico della città, grazie al coinvolgimento diretto delle associazioni del territorio e di giovani dai 14 ai 18 anni. Quello sociale consiste nel rispondere alla necessità di creare un’offerta progettuale per il tempo libero degli adolescenti, costruendo percorsi di consapevolezza e responsabilità civile e di avvicinamento alle associazioni del territorio.
Il Comune di Asti garantirà la copertura assicurativa e i giovani potranno richiedere i crediti formativi da presentare a scuola per l’attività svolta. Il materiale necessario per il lavoro sarà interamente offerto dall’associazione “Il Dono del Volo” e dalla Banca del Dono.

Il sorteggio

Nei giorni scorsi si è tenuto il sorteggio delle panchine da sistemare, alla presenza, tra gli altri, del dirigente dei Servizi sociali Roberto Giolito, del presidente del Centro Servizi Volontariato Asti-Alessandria Piero Baldovino e del responsabile del Servizio Operativo Lavori pubblici, nonché coordinatore dell’iniziativa, Gilberto Berlinghieri.
Le associazioni che hanno aderito all’iniziativa sono state 36, ma solo 33 sono state sorteggiate per l’assegnazione delle panchine delle zone piazza San Secondo, piazza Statuto, via Gobetti, via Garibaldi e corso Alfieri, in quanto 3 hanno indicato le panchine da rigenerare fuori dall’area interessata dal progetto iniziale, precisamente nelle zone di San Rocco, San Martino e presso la scuola primaria Rio Crosio.

L’elenco delle associazioni

Qui di seguito l’elenco delle associazioni astigiane con il numero di panchina che segue l’ordine di estrazione: Ada ( n°22 –piazza San Secondo); Aisla ( n° 23 – via Gobetti); Aism ( n°14 – piazza San Secondo); Associazione Alzheimer Asti ( n° 12 – piazza San Secondo); Amici Ca.Ri ( n°4 – via Gobetti); Amnesty ( n° 25 – via Garibaldi); Ana (n°20 – piazza San Secondo); Anfass Asti ( n° 29- piazza Statuto); Anita e i suoi fratelli ( n° 23 – piazza San Secondo); Anteas (n° 27 – piazza Statuto); Asiap ( n° 1 – corso Alfieri); Assoalbania (n°30 – piazza Statuto); Associazione culturale Amici della Lucania ( n°18 – piazza San Secondo); Auser ( n°17 – piazza San Secondo); Aza (n°13 – piazza San Secondo); Centro diurno Santo Spirito (n°28 – piazza Statuto); Club Inner Wheel (n°2 – corso Alfieri); Con te ( n°15 – piazza San Secondo); Croce Rossa ( n°24 – piazza S.Secondo); Croce Verde ( n°16 – piazza San Secondo); Gsh Pegaso ( n°19 – piazza San Secondo); Il dono del volo (n°11 – piazza San Secondo); Insieme al margine (n° 8 – piazza San Secondo); Intercultura ( n°9 – piazza San Secondo); L’arte del sorriso Vip (n°26 – piazza Statuto); Lilt ( n°21 – piazza San Secondo); Lions club storico, artisti e presepisti (n°7 – via Gobetti); Mani colorate ( n°31 – piazza Statuto); Progeo ( n°5  -via Gobetti); Società san Vincenzo de Paoli (n°32 – piazza Statuto); Uici (n°10 – piazza San Secondo); Unicef (n°6 – via Gobetti); Utea ( n°33 – piazza Statuto).
Con l’intento di attivare futuri percorsi di Amministrazione condivisa, il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto hanno commentato che “la numerosa adesione all’iniziativa dimostra il desiderio e la necessità di proporre ai cittadini strumenti con cui attivarsi, sentendosi parte del proprio territorio e riconoscendo loro un ‘ruolo di cura’ nei confronti dei beni comuni”.

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