Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha voluto lanciare un nuovo appello ai cittadini in vista dell’imminente entrata del Piemonte in zona rossa a partire da lunedì. L’ha fatto dalle rive del lungo Tanaro dove ha anche spiegato lo stato dei lavori sull’argine del fiume dal quale si sta rimuovendo materiale litoide per garantire maggiore sicurezza in caso di piene.
«Per sperare che questa provincia continui con valori inferiori di contagi rispetto ad altre chiedo una sforzo a tutti: – ha detto il sindaco di Asti – mi piange il cuore quando vedo un bambino che non può giocare al parco perché c’è una giostrina nastrata, ma non è una mia decisione. Non stiamo chiudendo i parchi, ma non possiamo usare le aree giochi. Molti adolescenti continuano, però, ad adoperare le pedane nelle aree verdi: vi informo che abbiamo iniziato a fare delle multe. Sono gli ultimi due giorni – ha aggiunto – prima della zona rossa, ma non è che si debba andare prendere l’ultimo metro di centro. Vi invito ad andarci se dovete comperare in un negozio, ma la vasca facciamola un’altra volta come non bisogna ammassarsi nei soliti posti per contarsela con la mascherina abbassata. Siamo stati fortunati che la variante inglese non si sia diffusa copiosamente sul nostro territorio, ma non sfidiamo la fortuna e mettiamoci un po’ di impegno per superare questo momento».
L’andamento dei contagi: +60 positivi in 24 ore
«Oggi abbiamo 60 positivi in più di ieri e saliamo così a 13.496 in tutta la provincia – ha detto Rasero leggendo il bollettino dell’Asl AT – Abbiamo anche 44 guariti e un nuovo decesso che porta i morti in provincia di Asti a 609. Abbiamo avuto la conferma che da lunedì il Piemonte diventerà rosso. A partire da domenica la Regione potrebbe decidere strette sui mercati o su altro. Il fatto che si torna in zona rossa significa che chiudono tutti i tipi di scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi 0-3 anni, ma essendo una misura nazionale sono previsti i congedi parentali e i bonus baby sitter. Ci saranno agevolazioni per le famiglie che dovranno gestire i propri bambini».
«Per quanto riguarda il nostro ospedale – ha ricordato il sindaco – ci sono circa 75 ricoverati per Covid di cui 8 in terapia intensiva. 75 è un numero che sta leggermente aumentando anche se tutti i casi arrivati in pronto soccorso sono stati gestiti. Nel periodo di massima, nella prima ondata e nella seconda, siamo arrivati a 220 positivi ricoverati. Vi chiederei, però, di non considerare questi dati come trionfalistici pensando che da noi non sia arrivata la terza ondata. Alcune province in Piemonte, per effetto di questa variante inglese, hanno un rapporto più alto tra positivi in base alla popolazione».
«Ne usciremo con la vaccinazione e l’immunità di gregge»
«Da lunedì saremo rossi – ha concluso Rasero – e sono convinto che lo porteremo dietro fino a Pasqua: ci saranno problemi di diverso tipo, ma l’unico modo per uscire da questa situazione è la vaccinazione. Fino a quando non avremo l’immunità di gregge non potremo stare tranquilli. È necessario vaccinarsi e faccio i complimenti al nostro sistema sanitario perché la nostra Asl è la prima per numero di vaccini inoculati, in media tra 900 e 1.000 al giorno. Dobbiamo quasi rallentare a vaccinare, ma non per colpa nostra, perché ci stanno arrivando meno dosi. Speriamo che a metà di questo mese questi ritardi vengano meno e di certo non ci faremo trovare impreparati. Per le vaccinazione c’è la struttura di via Scotti pronta e abbiamo messo a disposizione altre palestre».