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andrea Brio
Attualità
“Brio” nel cuore di tutti

Un anno fa ci lasciava Andrea Mari: il ricordo di una persona splendida

Lo hanno pianto tutte le citta di Palio e migliaia di persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo

Era novembre. Fine novembre 2013. Andrea Mari, formidabile fantino, stava pian piano ristabilendosi dalla terribile caduta a Siena nel Palio del precedente luglio. Gli telefonai per un’intervista e lui, con la sua proverbiale e contagiosa allegria, mi raccontò un po’ di tutto, della certezza di tornare a correre nei Palii ai massimi livelli, della sua azienda, dei tanti amici che gli erano stati vicino dopo l’incidente, dei suoi sogni…..

Terminata l’intervista continuammo a parlare amichevolmente e gli chiesi del suo contrastato rapporto con il nostro Palio, toccandolo sul vivo con un’affermazione che temetti potesse averlo scosso: “A mio parere Andrea – gli dissi – ad Asti tu non ha mai dato il meglio di te stesso. E non mi spiego il perchè”. Mi pentii subito, ma ormai era andata. Non s’arrabbiò, mi sbagliavo. Mi rispose: “In parte è vero, spesso ad Asti mi sono mancate le motivazioni. Dopo il Palio dell’Assunta a Siena, quasi senza rendermene conto stacco la spina. Vorrei partire subito e andare in vacanza. Ma ovviamente non è possibile. Dovrò farmi perdonare e il prossimo anno, se il fisico me lo permetterà, ad Asti farò un grande Palio”

Ho ritrovato su un vecchio taccuino queste sue frasi e mi è parso bello ricordarle e renderle note, per testimoniare la grandezza del personaggio. Andrea guarì perfettamente e a luglio del 2014 corse a Siena per la Pantera su Indianos, lo stesso cavallo che montava l’anno prima per la Lupa, quando all’arrivo successe il pandemonio e finì all’ospedale.

Il rientro gli servì per comprendere di essere ancora uno dei numeri uno della piazza e ad agosto, ingaggiato dalla Civetta, ottenne con Occolè un trionfo memorabile, rendendosi protagonista di una corsa tanto intelligente quanto spettacolare.

A settembre salì ad Asti, ingaggiato da Santa Caterina. Non mancarono i mugugni. “Figuriamoci, ha appena vinto a Siena, da noi verrà a fare passerella, una girata e a casa”. Ho sentito queste parole pronunciate più volte. E anche Andrea le ha sentite. E così dopo aver superato la batteria in scioltezza, piazzò una partenza nella finale da pelle d’oca, lasciandosi tutti alle spalle e percorrendo tre giri di pista che fecero storia. Tutti a caccia alle sue spalle, ma nessuno lo agguantò. Quando dopo il Palio ci parlammo a quattr’occhi mi disse:

“Che mi dici ora? Ho dato il meglio di me stesso oppure ti restano dubbi?” Gli risposi che poteva andare in vacanza tranquillo, stavolta se l’era meritata alla grandissima.

Un anno esatto fa Andrea ci ha lasciati. Il vuoto che ha lasciato non potrà mai essere colmato. Mai.

Lo hanno pianto tutte le citta di Palio e le migliaia di persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Avrei voluto domandargli ancora una sacco di cose, e forse, chissà, sarei finalmente andato a trovarlo nella sua azienda…

E invece no. Ma tutte le volte che utilizzo il cellulare, nella schermata iniziale, mi compare il suo viso sorridente in un’immagine scattata alla festa della vittoria di Santa Caterina…. E tutti quelli che volessero vedere quanto Andrea fosse bravo non devono fare altro che andare a visionare i filmati delle sue vittorie: Siena, Asti, Legnano… Il suo soprannome? Brio. Mai scelta fu più azzeccata!

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