E' durata circa 20 minuti la prima seduta del neo proclamatosi "comitato di salute pubblica", il Consiglio provinciale mono lista composto da dieci eletti (eletti, s'intende, di 2°
E' durata circa 20 minuti la prima seduta del neo proclamatosi "comitato di salute pubblica", il Consiglio provinciale mono lista composto da dieci eletti (eletti, s'intende, di 2° livello da sindaci e consiglieri comunali) che ieri si è riunito in sala Giunta. Non vogliamo arrivare a facili conclusioni ma, se il buongiorno si vede dal mattino, l'attività di questo nuovo organo politico risulterà essere meno elettrizzante del consiglio direttivo della bocciofila sotto casa.
Ieri ci aspettavamo di vedere "almeno" uno dei grandi elettori che hanno dato fiducia alla lista delle larghe intese astigiane ma non è avvenuto niente di tutto ciò. Nessun pubblico (se non qualche giornalista addetto ai lavori) e una seduta lampo di circa 20 minuti, durante la quale non si sono fatte discussioni, né politiche, né di altro tipo, ci costringono a porci qualche domanda: l'abolizione delle province, venduta da Renzi ma non attuata nel suo complesso, ci sembra un modo come un altro per appiattire il dibattito politico trasformando i consiglieri in meri notai di se stessi.
Se il Senato di 2° livello, eletto da eletti, tagliati fuori i veri elettori, rispecchierà questa filosofia dell'annientamento della politica in favore di un bene superiore (anche se si stenta a capire quale) non meravigliamoci che l'allontanamento dei cittadini dalle istituzioni sarà ancora più netto. Piuttosto che partecipare alla "cosa pubblica", gli stessi preferiranno realmente le emozioni delle bocciofile sotto casa dove, tra una "bocciata" e un "accosto", avranno, almeno lì, un'occasione di fare Politica con la P maiuscola.
Riccardo Santagati