Riceviamo e pubblichiamo
Ho ricevuto pochi giorni fa la Tari dal Comune di Asti. Ho letto nei mesi scorsi sui giornali astigiani le polemiche relative al costo dei rifiuti nella provincia di Asti. Vorrei comunicarvi la mia esperienza di ex sindaco di un piccolo Comune dell’Astigiano. Quello che paghiamo noi cittadini è il risultato dei costi di diversi attori. C’è la ditta che raccoglie i rifiuti (ad Asti l’Asp), la ditta che li smaltisce (Gaia), il costo per chilogrammo di rifiuto stabilito dalle tariffe del Cbra, il ricarico che ogni Comune decide di aggiungere alla somma di tutte queste voci. Si capisce che con tante “teste” che dicono la loro, la somma è inevitabilmente alta.
Ma la legge è uguale in tutta Italia. Allora perché ad Asti smaltire la “rumenta” costa di più che da altre parti?
Nella mia piccola esperienza di amministratore di beni pubblici, mi sono accorto che ogni “testa” decide le sue spese e non si preoccupa minimamente di ottimizzarle. Tanto poi i suoi costi li fa ricadere sul cittadino che non ha alcun modo di incidere se non protestare davanti al proprio Comune (come qualcuno ha fatto mesi fa). Io ho tentato di analizzare i bilanci di queste aziende (Asp, Gaia, Cbra) e di quello del comune che amministravo. Là dove potevo (nel mio comune) avevo ridotto il più possibile gli sprechi (pochissimi) ma si trattava di poca cosa. Ma l’Asp, Gaia e il Cbra hanno mai fatto lo stesso?
Adesso scrivono sui giornali che grazie alla raccolta verticale si risparmierà. Mesi fa dicevano che la colpa è dello stato (l’Arera?) e loro non possono farci niente. Ma nei loro bilanci ci sono spese che non possono essere ridotte?
Non conosco Asp e Cbra ma conosco un poco Gaia. Quindi mi soffermerò su questa azienda, ma mi piacerebbe tanto che qualcuno facesse lo stesso con Asp e Cbra. Quanto guadagnano il presidente, l’amministratore delegato e il direttore generale di queste aziende? Si può sapere oppure è una dato riservato e la privacy non lo permette? Sono o non sono aziende pubbliche? Spendono i soldi delle nostre tasse. Ricordo quando in assemblea dei soci di Gaia, il rappresentante di Iren disse che il direttore avrebbe fatto anche l’amministratore delegato con lo stesso stipendio. Allora pensai che questo era un modo per risparmiare.
Adesso vengo a sapere che Iren fattura a Gaia ogni mese diecimila euro per l’amministratore delegato. Questo non è risparmiare.
Chiedo ai vertici di Gaia se è vero che spendono centomila euro all’anno per gli uffici in centro ad Asti. Uffici presi in affitto più di trenta anni fa: quanti soldi sono stati spesi in questo modo? Milioni di euro. Di quanto calerebbero le tariffe se i dipendenti fossero negli impianti di proprietà di Gaia? Ma quanti dipendenti ha Gaia? Ha davvero bisogno di tutto quel personale? Si spendono milioni di euro all’anno. Gaia ha il compito di smaltire i rifiuti. Perché gestisce anche il trasporto e soprattutto perché spende così tanto per i mezzi pesanti che lo effettuano? Anche qui si parla di milioni di euro all’anno. Quel servizio non potrebbe essere dato dall’Asp o da una ditta esterna risparmiando? Se ci fosse la volontà di ottimizzare le spese, di quanto si potrebbe abbassare la tariffa che ogni cittadino deve pagare?
Anni fa avevo scritto a tutti i sindaci della provincia di Asti (compreso l’attuale sindaco Rasero) per informarli di certe situazioni poco chiare presenti in Gaia. Chiedevo ai sindaci che si accertasse se quelle voci fossero vere oppure no. L’unico risultato è stato un esposto del presidente di Gaia alla Procura della repubblica di Asti contro ignoti per diffamazione. Ma questa è un’altra storia. Anche se ha sempre i soliti protagonisti.
Anni fa un tribunale ha costretto l’azienda a pagare sette milioni di euro di risarcimento per un contratto andato male. Vi rendete conto? Sette milioni di euro. Di quanto sarebbero calate le tariffe se non si fosse dovuto pagare tutti quei soldi? E chi li ha pagati quei soldi? Noi tartassati contribuenti astigiani. Sì perché alla fine siamo sempre noi a pagare.
È giusto ricordare queste cose: purtroppo la gente dimentica perchè ha altri problemi a cui pensare, spesso non arriva alla fine del mese anche perché deve pagare la Tari più alta del Piemonte e forse d’Italia. E di quanto diminuirebbe la tassa dei rifiuti (nonostante Arera, la raccolta verticale, e tutto il resto)? Ma anche questa è una altra storia. Magari ve la racconto in una prossima puntata. E di Asp e Cbra qualcuno mi sa dire qualcosa?
Un ex sindaco, ma sempre un cittadino astigiano arrabbiato
[foto di repertorio]