Si chiama “#Ilbuonsamaritano” ed è il fondo di solidarietà rivolto a tutti coloro che sono stati messi in ginocchio, dal punto di vista economico, dall’emergenza sanitaria.
A lanciarlo la Caritas diocesana in occasione dell’Avvento, cominciato domenica scorsa.
«Il fondo alimentato in queste settimane – commenta Beppe Amico, direttore della Caritas diocesana – consentirà di aiutare, a partire da gennaio, le famiglie che, a causa della pandemia, non sono più state in grado di vivere in autonomia, per esempio a causa della perdita del lavoro. Una condizione che dovrà essere documentata e che verrà controllata dalla nostra rete di volontari e centri di ascolto, in modo da indirizzare i fondi raccolti proprio a questa categoria di persone».
Avviata nei giorni scorsi, l’iniziativa è stata accolta con favore.
«E’ partita bene», ammette Amico con soddisfazione. «Nei giorni scorsi il fondo ammontava a 3.850 euro, e confido che aumenterà. Basti pensare, a questo proposito, che sono stato contattato dagli studenti del liceo scientifico Vercelli che, da martedì 8 dicembre, lanceranno una raccolta fondi per Natale da devolvere alla Caritas».
«La successiva distribuzione dei fondi – prosegue – sarà gestita attraverso i centri di ascolto Caritas nelle diverse parrocchie, ai cui volontari verrà distribuito il regolamento e le modalità di accesso agli aiuti. Le famiglie impoverite a causa della pandemia potranno essere quindi aiutate nel pagamento degli affitti o delle spese condominiali, delle utenze e delle spese sanitarie e scolastiche».
Il significato dell’iniziativa
Al di là del meccanismo di funzionamento pratico, la Caritas diocesana sottolinea anche il significato di una iniziativa di questo tipo in periodo di Avvento. Ricordando, al contempo, l’enciclica “Fratelli tutti” «con cui Papa Francesco ha ribadito, tra i vari spunti di riflessione, che la modalità per vivere concretamente la fraternità universale è la prossimità con chi soffre ed è più in difficoltà. Una prossimità indicata bene – sottolinea Amico – con la parabola del Buon Samaritano, un invito a ricevere il nostro stile personale e comunitario per farci prossimi».
Un tema su cui il vescovo Prastaro condurrà una riflessione, incentrata specificatamente sul capitolo 2 dell’enciclica, attraverso la piattaforma Meet giovedì 17 dicembre alle 20.30 (il link di accesso è il seguente: https://meet.google.com/kxo-zfbh-jtu).
Per offerte alla Caritas diocesana di Asti: causale Avvento/Natale 2020; fondo #Ilbuonsamaritano; bonifico bancario a favore della Caritas Diocesana di Asti che riporta il codice Iban IT17S0623010320000046398437, Cariparma, corso Alfieri 213, Asti.
La raccolta di giocattoli
Altra iniziativa in vista del Natale è quella proposta dal settore giovani e ACR dell’Azione Cattolica diocesana.
Raccogliendo l’idea del gruppo giovani della parrocchia di N. S. di Lourdes, l’Azione Cattolica ha coinvolto la Caritas nell’iniziativa di Avvento “Un regalo per tutti e tutti per un regalo”. «L’obiettivo – spiega don Mauro Canta, assistente per i giovani di Azione Cattolica – è organizzare una raccolta di giocattoli in buono stato da donare alle famiglie bisognose, in cui sono presenti bambini, in occasione del Natale. Da precisare che potranno essere accettati solo giochi facilmente igienizzabili, preferibilmente in plastica, mentre non saranno presi in considerazione quelli in tessuto o stoffa, così come le bambole e i peluche».
Chi intende aderire può portare i giocattoli in una delle parrocchie della diocesi di Asti in cui è presente un gruppo di Azione Cattolica: N. S. di Lourdes (Torretta), Santa Caterina, Cattedrale, San Pietro, Castiglione, Mongardino, San Paolo Solbrito, Castell’Alfero, SS. Annunziata (Tanaro), Costigliole, Portacomaro e Quattordio. La parrocchia di Viatosto, invece, parteciperà all’iniziativa grazie al coinvolgimento delle catechiste che consegneranno il materiale raccolto all’emporio Caritas.
«Due – conclude don Canta – gli obiettivi di questa iniziativa, coordinata da Emanuele Cappello, Eleonora Bortot e Luca Longo. Ovvero, organizzare una iniziativa legata all’Avvento e promuovere il legame tra i giovani delle parrocchie e i centri di ascolto Caritas».
Nella foto, alcuni volontari dell’Emporio della Solidarietà gestito dalla Caritas
Elisa Ferrando