I sindaci e i vescovi di alcune città italiane, riconosciute come tappe significative del percorso e del cammino pastorale di Papa Francesco, tra cui Asti, hanno lanciato un importante appello rivolto ai capi di stato e di governo e a tutte le delegazioni diplomatiche. L’iniziativa mira a promuovere un’azione concreta affinché cessino le armi in tutto il mondo sabato 26 aprile, giorno delle solenni esequie del Santo Padre.
Questa giornata, intesa come un segnale di tregua, viene descritta dai firmatari come «la manifestazione più vera del cordoglio e del saluto ad un uomo di Pace». L’auspicio è che in questo giorno «tacciano le armi, cessi il fuoco, si fermi l’industria bellica, non si pronuncino parole d’odio». I promotori confidano che questa richiesta possa realizzarsi, affidandosi alla buona volontà di coloro che hanno il potere di farlo. Per questo, l’appello è esteso anche a tutte le città e istituzioni italiane, a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà, e a tutte le associazioni, chiedendo il loro sostegno a questa iniziativa.
Tra i primi firmatari dell’appello figurano, oltre al vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro e al sindaco Maurizio Rasero, i sindaci e i vescovi di Verona, Firenze, Assisi e Lampedusa.