E' un "service" fra i più importanti che lo Zonta Club di Asti abbia effettuato dalla sua fondazione ed è strategico nella lotta alla violenza contro le donne. Il club, grazie alla

E' un "service" fra i più importanti che lo Zonta Club di Asti abbia effettuato dalla sua fondazione ed è strategico nella lotta alla violenza contro le donne. Il club, grazie alla generosità di una socia che ha voluto mantenere l'anonimato, dando ancora più valore al gesto, ha concesso in comodato d'uso gratuito un alloggio che sarà utilizzato come "letto segreto" per le donne vittime di violenza. La simbolica consegna delle chiavi è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza del vescovo Monsignor Ravinale, della presidente dello Zonta astigiano Mimma Giovo Baldi e di Nadia Biancato, direttore internazionale di Zonta.

Nella nostra città l'assistenza alle donne maltrattate è particolarmente seguita dall'associazione L'Orecchio di Venere, nata in seno alla Croce Rossa Italiana, sotto la guida della responsabile Elisa Chechile. Per ragioni burocratiche l'alloggio però sarà gestito dall'omologa associazione Me.Dea di Alessandria. Il "letto segreto" donato alle vittime di violenza domestica è il frutto di una unione di forze, tutte al femminile, che ha raggiunto un grande traguardo, che si va ad aggiungere a tutti gli altri finora ottenuti in difesa delle donne più deboli.

La serata di consegna del service è stata allietata dal concerto del chitarrista Christian Saggese ed impreziosita dai menù d'autore di Antonio Guarene. E in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, lo Zonta club aveva coinvolto con una presa di posizione forte il mondo maschile: anche quest'anno gli atleti della squadra Asti Rugby hanno sostenuto l'iniziativa indossando le pettorine con lo slogan di Zonta International: "Giù le mani dalle donne".