Sono partiti i lavori per la pista ciclabile destinata a unire Canelli, Calamandrana e Nizza Monferrato. Circa 12 i chilometri complessivi, per un importo di 1,5 milioni di euro in cofinanziamento tra i tre Comuni e la Regione Piemonte. L’ipotesi di completamento, salvo nuovi intoppi globali, è per la fine di quest’anno. «Un progetto che parte nel 2007, quando Fabio Isnardi ed io eravamo vicesindaci dei rispettivi Comuni – commenta l’assessore regionale, già primo cittadino canellese, Marco Gabusi. – Il percorso originario avrebbe dovuto attraversare Valle San Giovanni, ma alla ripresa dell’iter, nel 2018, lo si è ripensato tenendo conto del collegamento alle aree produttive».
Particolare soddisfazione per l’Assessore: «Ottenere il finanziamento, da sindaco, e a distanza potermene occupare da amministratore regionale è un orgoglio e una fortuna. Spero potremo inoltre essere da esempio in senso più ampio». Sul territorio di Canelli l’itinerario si collegherà al percorso ciclabile già presente. Anticipa l’architetto Ezio Bardini: «Da viale Risorgimento, a Canelli, si supererà il Belbo realizzando una passerella. Tappa successiva l’area industriale di San Vito». Alcuni snodi permetteranno ai ciclisti di muoversi parallelamente alla ferrovia fino al centro di Calamandrana, per poi uscirne nuovamente: «Si rientra nel territorio di Nizza all’altezza di via Volta, da qui la possibilità sarà di raggiungere il polo industriale nicese, il centro commerciale o il centro cittadino».
L’altro tronco va invece a unirsi con il tratto già presente in direzione Incisa. «Un’opera di questo genere non può che portare turismo – commenta il sindaco canellese Paolo Lanzavecchia. – Bene che sia frutto di una vera e solida sinergia in Valle Belbo». «Per noi è un progetto importante, nella direzione della mobilità sostenibile – gli fa eco il collega nicese Simone Nosenzo. – Un tema a cui siamo sempre stati molto sensibili». A seguire l’appalto, l’Unione “Vigne&Vini”, presidente Fabio Isnardi: «Una pista ciclabile quasi interamente su sede propria permetterà particolare sicurezza di utilizzo. Anche i ragazzi potranno andare a scuola su due ruote». Il valore complessivo del progetto, in termini di riconoscibilità internazionale, viene infine rimarcato dal vicepresidente regionale Fabio Carosso: «Dobbiamo offrire sempre di più a chi ci fa visita, in modo che scelga di fermarsi più a lungo e magari di tornare a trovarci».