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Attualità

Una borsa di studio per i rom
che mandano i figli a scuola

La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, tramite il Comune, ha finanziato un progetto sociale e alcune borse di studio a favore della popolazione rom richiamando anche la legge regionale 26 del 1993

La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, tramite il Comune, ha finanziato un progetto sociale e alcune borse di studio a favore della popolazione rom richiamando anche la legge regionale 26 del 1993 che regola il loro progressivo inserimento nella comunità regionale. Il contributo totale di 20 mila euro prevede l’accompagnamento sociale e scolastico per i bambini nomadi con la collaborazione di una psicologa e di due donne rom, residenti in via Guerra, che facciano da tramite tra il campo e il mondo scolastico. In particolare il progetto vuole limitare la dispersione scolastica alle medie che rimane altra tra i bambini di etnia rom mentre è pressoché inesistente durante i 5 anni delle elementari.

Sono state predisposte delle borse di studio semestrali da assegnare agli alunni rom che garantiscono la presenza sui banchi di scuola e nel doposcuola gestito dall’associazione Peter Pan. In particolare è stato deciso di dare 100 euro a tutti gli studenti che nel corso del primo quadrimestre non abbiano superato i 30 giorni di assenza e 50 euro agli alunni che abbiano maturato assenze superiori a 30 giorni ma inferiori a 45.

Sono 10 gli studenti premiati nel 1° quadrimestre mentre al termine dell’anno scolastico saranno calcolate le assenze per rimodulare la seconda parte delle borse di studio, sempre con le stesse modalità. Attraverso questo progetto, già avviato precedentemente in collaborazione con la Prefettura, viene monitorata la presenza dei bambini a scuola ed eventualmente è possibile intervenire nella famiglie dove vengono segnalate criticità.

r.s.

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