Un laboratorio di musica rap tra i banchi di scuola. "Rap è Rito" è il progetto, innovativo ed originale, portato per la prima volta alla scuola primaria "Bogliaccini Aprà" di
Un laboratorio di musica rap tra i banchi di scuola. "Rap è Rito" è il progetto, innovativo ed originale, portato per la prima volta alla scuola primaria "Bogliaccini Aprà" di Castagnole Lanze da Zuli, al secolo Marco Zuliani, rapper di livello nazionale, torinese e da qualche tempo trasferitosi a Castagnole, paese a cui è unito da legami di famiglia. «Un intervento di 20 ore rivolto alle classi quarte e quinte, che ha avvicinato i bambini ad uno stile musicale che ha saputo valorizzare i loro pensieri sull'amicizia, dando una forza "colorata" alle parole», sottolineano le insegnanti con la maestra Federica Bellora, referente del progetto. Gli alunni, guidati da Zuli e dal musicista Matteo Cancedda, hanno preparato testi, musica ed hanno poi inciso due canzoni e realizzato un cd, trasformando l'aula di scuola in uno studio di registrazione. Entusiasti i bambini della straordinaria esperienza ed ambientazione, che li ha proiettati nella dimensione dell'artista.
«E' la prima volta nel nostro paese che un progetto simile, per obiettivi e modalità di intervento, viene realizzato all'interno di una scuola elementare. I bambini mi hanno manifestato tutto il loro coinvolgimento e gioia, anche attraverso disegni e bigliettini: un'esperienza eccezionale anche per me -? racconta Zuli, che ha già realizzato in passato diversi laboratori di musica rap nelle realtà torinese e piemontese con i più giovani, sopratutto in progetti rivolti a minori affidati alle comunità terapeutiche e progetti di educativa territoriale ?- La realizzazione del cd ha poi dato loro la percezione di protagonismo, attraverso l'avere nelle proprie mani il frutto del loro lavoro». L'attività a scuola si conclude questa settimana.
Il progetto era stato redatto dall'artista castagnolese, a cui fa capo l'associazione "Large Motive" con sede a Castagnole, e presentato poi al dirigente scolastico: «L'idea è stata accolta subito con favore. Trovo che la musica rap rappresenti un facile ed efficace strumento di comunicazione, attraverso la sua caratteristica di poesia parlata, e coinvolga molto i giovanissimi. Vorremmo portare il progetto anche tra i ragazzi delle scuole medie del territorio», sottolinea Zuli, che sta mettendo un grande impegno in tale attività a favore dei ragazzi, interessato agli aspetti sociali ed educativi del progetto, ma anche ad un discorso di territorialità. Sta riservando grande attenzione infatti al territorio: un forte legame con Castagnole, diverse presenze sul palco del Festival Contro di San Bartolomeo, ma dal suo trasferimento in paese si è proposto con entusiasmo, mettendosi a disposizione per iniziative e progetti.
L'artista che dalla città di Torino, con la sua famiglia, si sposta in un piccolo centro tra le colline, non ha scelto la riservatezza, ma si è calato immediatamente tra la comunità castagnolese. E sono in vista altri progetti, che vedranno sempre Castagnole quale sede di attività: «Validi collaboratori mi affiancano in tali iniziative: l'idea è quella di corsi e workshop, negli spazi del Centro sportivo comunale "Ceretto", per avvicinare i giovani alla musica ? dice Zuli ? Proporremo, oltre alla musica, produzione musicale, dj, break dance e arte dei graffiti, in collaborazione con professionisti del settore e associazioni sul territorio e non, tra cui l'associazione Be?Street di Alba». Una personalità vulcanica, piena di entusiasmo; precursore di iniziative che puntano a dare grande spazio ai giovani e giovanissimi, nell'intento anche di dare forza alla loro personalità e di consentire loro di esprimersi puntando ai valori più profondi e facendo emergere le differenze più positive. Come la musica rap sa fare.
Marta Martiner Testa