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Attualità

Una petizione per rifare
il ponte sul Borbore

Preoccupati per il mancato rifacimento del ponte ferroviario appena a Ovest della stazione, il comitato cittadini Tanaro e Borbore lancia una raccolta firme per avere dalle istituzioni tempi certi

Preoccupati per il mancato rifacimento del ponte ferroviario appena a Ovest della stazione, il comitato cittadini Tanaro e Borbore lancia una raccolta firme per avere dalle istituzioni tempi certi sulla realizzazione dell'opera. «Una petizione che ha l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione su questo tema, cruciale per la sicurezza idrogeologica della città», ha spiegato il presidente Luciano Montanella.

Giovedì il comitato ha dato appuntamento a giornali e amministratori locali sul ponte stradale che porta in corso Alba. Da qui, lo sguardo si può posare sulle cinque arcate della linea Asti-Torino: un gran volume di detriti, per lo più rami e tronchi, si è accumulato su due dei pilastri, mentre l'alveo appare ostruito in più punti dai sedimenti. «Sappiamo che comunque vada – ha aggiunto Montanella – per rifare il ponte occorrerebbero anni, tra progetto definitivo, appalti e lavori. Nell'attesa, chiediamo che Aipo ne avvii l'esercizio provvisorio, previsto da una direttiva dell'Autorità di Bacino. In sostanza, significa una manutenzione costante e verifiche periodiche fino al momento del completamento del nuovo ponte. In più, prevede l'installazione di sensori del livello dell'acqua.»

Il caso del ponte ferroviario sul Borbore è tornato all'onore delle cronache nelle scorse settimane, quando ha ricevuto risposta l'interrogazione del deputato Massimo Fiorio, che chiedeva al Governo quale fosse stato il destino del progetto per il nuovo ponte. «Il progetto di Rfi esiste, ma il collegamento ferroviario della Torino-Genova – aveva spiegato il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – rientra tra le opere considerate di "interesse storico" secondo il decreto legge 42 del 2004.» Tutto bloccato, insomma, fino a nuovo ordine. «Bisogna però considerare – ragionava Fiorio nei giorni scorsi – che dopo l'alluvione del ?94 in città vicine ad Asti sono stati rifatti ponti storici. Siamo proprio sicuri che la normativa si applichi a un manufatto, come quello sul Borbore, che, seppure tutelato, in caso di piena costituisce un grave pericolo per la città?».

Gli ha fatto eco Montanella, il quale ha sottolineato come, dopo il 1994, in molti casi sono state ridotte le campate di molti attraversamenti: «Corso Alba, viale Don Bianco, corso Savona. Purtroppo quello della ferrovia Genova-Torino è stato dimenticato. Ma nel 1999, mentre si finivano i lavori degli altri ponti, l'autorità di bacino chiedeva di verificare la sicurezza di tutte le strutture. Le Ferrovie dello Stato, oggi Rfi, inviarono nel 2007 i dati relativi al ponte sul Borbore, insieme a un progetto di massima che ne prevedeva il rifacimento con una struttura composta solo da due campate in alveo e l'elevazione dei binari di 1.80 metri.» All'incontro di giovedì erano presenti il sindaco Brignolo e gli assessori Bianchino e Bagnadentro, che hanno assicurato l'interessamento dell'amministrazione comunale. Da parte sua, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha già annunciato che presenterà un ordine del giorno per sollecitare una maggiore attenzione su questo caso.

r.n.p.

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