Cerca
Close this search box.
Una targa in ricordo del preside Gardino
Attualità

Una targa in ricordo del preside Gardino

Una targa in ricordo del preside Stefano Gardino, fondatore della media “Jona”, da collocare all’ingresso della scuola. E’ l’iniziativa – in programma venerdì alle 12 – proposta

Una targa in ricordo del preside Stefano Gardino, fondatore della media “Jona”, da collocare all’ingresso della scuola. E’ l’iniziativa – in programma venerdì alle 12 – proposta dall’associazione “Ex Jona”, formata da circa 50 persone accomunate dal fatto di aver trascorso alcuni anni nella scuola di via Sardegna: studenti (e loro genitori), insegnanti, dirigenti scolastici, bidelli, personale ausiliario. Tra i promotori dell’associazione gli insegnanti Maria Teresa Pescarmona Goria (Educazione fisica) e Giancarlo Grassi (Matematica), con le colleghe di Lettere Gabriella Testa Pia, Fernanda Fassio Spasaro e Rita Di Novo Passeri, le insegnanti di Matematica Lina Saracco Vergano e Renza Binello Scialuga, la docente di Musica Margherita Rosso, l’ex preside Anna Maria Tavino Gabbio.

«Ci auguriamo che tanti astigiani che hanno frequentato a vario titolo la media “Jona” si uniscano a noi venerdì, non solo per testimoniare gratitudine alla figura di Stefano Gardino, ma anche e soprattutto per condivedere ricordi ed emozioni», sottolineano i promotori. E’ bene quindi accennare alla figura del preside: classe 1920, originario di Robbio Lomellina, nel 1961 ottiene il trasferimento alla “Gatti” di Asti, unica scuola media esistente in città, dove si distingue per essere il primo preside ad attivare l’istituzione di classi differenziali, dimostrando concreto interesse a trovare il modo di aiutare i ragazzi in difficoltà. Nel 1975 gestisce la scissione della “Gatti” e la conseguente formazione di una nuova scuola, inizialmente denominata “Sesta scuola media”, chiedendo anche il distacco presso la Sovrintendenza regionale all’Istruzione di Torino per seguire e favorire la concessione di uno stanziamento dallo Stato al Comune per costruire la sede della “Sesta scuola”, inizialmente ospitata in locali di fortuna. Non solo.

Sostenuto da un nutrito gruppo di genitori, suggerisce all’Amministrazione di costruirla nella zona Est della città, dove viene inaugurata in occasione dell’anno scolastico 1977/1978, dato che tutti gli altri plessi erano concentrati nel centro storico o nella zona Ovest. Crea così una “scuola di quartiere”, cui possano accedere, oltre ai residenti, anche i ragazzi delle frazioni confinanti. L’intuizione ha successo, e le famiglie dimostrano subito di gradire l’impostazione didattica, la serietà e l’attenzione alle esigenze degli studenti che contraddistinguono il suo lavoro. Oltre alla dotazione di servizi, all’avanguardia per quei tempi, di cui è dotata la struttura, dall’aula di scienze alla falegnameria.
Da sottolineare che l’associazione ha una finalità sociale: tutti i membri hanno dichiarato la disponibilità ad «aiutare la scuola» a titolo di volontariato e nelle forme più varie, in base alle esigenze che saranno eventualmente segnalate dalla attuale dirigente scolastica, Pier Paola Umboschi.

e.f.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale