Sulla base dei 109mila pernottamenti registrati, la tassa frutterebbe circa centocinquantamila euro. Di questi cinquantamila andrebbero all’Atl e il resto verrebbe investito dal Comune proprio sul territorio astigiano.
Si è tenuto ieri l’incontro in Comune voluto dalla nuova Amministrazione, finalizzato a testimoniare la nuova sinergia fra Comune e Atl di Asti. Nello specifico, il sindaco Maurizio Rasero, il Presidente Atl Luca Mogliotti e gli assessori Berzano (bilancio) e Bologna (turismo) hanno incontrato gli operatori dei servizi ricettivi alberghieri ed extra alberghieri di Asti. A rompere il ghiaccio è stato Luca Mogliotti: «abbiamo deciso di fare sinergia con la nuova Amministrazione perché è fondamentale investire sul territorio. La situazione commerciale di Asti è molto difficile. Da sottolineare, però, la crescita costante del settore turistico. Lavoreremo insieme all’Assessorato al turismo: il personale degli uffici Atl verrà spostato negli uffici del Comune, per dare ancor più l’idea di continuità. Per continuare a crescere come città vorremmo che Asti introducesse la tassa di soggiorno per i turisti. Questa imposta ci permetterebbe di avere più denaro; non è una cosa che ammazza il turismo. Quasi tutte le città italiane l’hanno adottata».
La parola è stata poi presa dal sindaco Rasero: «quella della tassa di soggiorno è una carta che deve essere giocata. Per fare qualsiasi cosa ci vogliono dei soldi. I soldi di questa imposta non verranno chiesti ai cittadini, ma ai turisti. Stiamo facendo studi: sulla base dei 109mila pernottamenti registrati, la tassa frutterebbe circa centocinquantamila euro. Di questi cinquantamila andrebbero all’Atl e il resto verrebbe investito dal Comune proprio sul territorio astigiano. Continueremo a confrontarci su questo tema con le associazioni di categoria: noi abbiamo le idee chiare, ma accettiamo proposte».
L’Assessore al Bilancio Berzano ha poi fornito chiarimenti su questa imposta: «per legge la tassa di soggiorno deve essere compresa fra uno e cinque euro. Ad esempio a Canelli è di un euro e cinquanta. Cercheremo di lavorare in modo da dare il minor fastidio burocratico possibile». E infine l’Assessore al Turismo Loretta Bologna: «dobbiamo vedere la tassa come un investimento sulla nostra città. Abbiamo bisogno di risorse per continuare a garantire i servizi primari. So che sentire la parola ‘tassa’ spaventa sempre. Noi nei confronti della Comunità Europea abbiamo solo investito, ma gli investimenti non sono mai ritornati sul territorio. Questa sarebbe un’opportunità. La somma ricavata dall’imposta destinata al Comune verrà investita sul territorio: marciapiedi, illuminazione, decoro urbano».
Elisabetta Testa