Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/una-tata-un-po39-speciale-per-giacomobrin-fattoria-al-posto-della-baby-sitter-56e2fd7763a411-nkk8l4kpe4sw31wpc5pwb5fdsqpfjdkjxqa9prwjns.jpg" title="Una tata un po' speciale per Giacomo
In fattoria al posto della baby sitter" alt="Una tata un po' speciale per GiacomoIn fattoria al posto della baby sitter" loading="lazy" />
Attualità

Una tata un po' speciale per Giacomo
In fattoria al posto della baby sitter

Laura Ambrosio di Aramengo è una delle prime dodici AgriTata d’Italia, diplomatasi grazie al progetto sperimentale Coldiretti con la Regione Piemonte. Il percorso per diventare AgriTata è intenso e prevede 400 ore di lezione, 260 di teoria e 140 di pratica. Sopralluoghi continui vengono fatti nelle fattorie delle Agritata e prima di accedere al corso l’aspirante baby sitter in fattoria deve superare un severo colloquio psicologico di attitudine…

«Sai mamma, Tata Laura ha un cagnolino, tanti micini, le galline e le caprette». Le caprette sono quattro e i micini sono tanti veramente, in tutto sei. Il piccolo Giacomo, che non ha ancora tre anni, non sa ancora far di conto, però ha imparato tante cose a casa della Tata Laura. I genitori di Giacomo, la mamma insegnante e il papà impiegato in un’azienda, hanno deciso di lasciare il loro figlio a casa della Tata, o meglio della AgriTata. Lo portano all’azienda agricola all’ora di pranzo, al mattino Giacomo rimane a casa sua, con i nonni.

«E’ stata una fortuna aver conosciuto Tata Laura – dice la mamma di Giacomo – purtroppo i miei genitori sono anziani e lasciare tutto il giorno il piccolo in loro custodia era troppo pesante, anche perchè Giacomino è un po’ un monello». Laura Ambrosio di Aramengo in provincia di Asti è una delle prime dodici AgriTata d’Italia, diplomatasi grazie al progetto sperimentale attuato da Coldiretti con la Regione Piemonte.

«Io posso lavorare da casa – sottolinea Laura – e questa è una gran fortuna, a loro volta i bimbi si sentono come a casa e questo è molto positivo dal punto di vista psicologico dei piccoli». La cascina di Aramengo, dove Laura svolge il suo servizio a favore dei bimbi da 3 mesi a tre anni di età, oltre ad essere confortevole è molto indicata anche per le attività ludiche, qui i bambini possono giocare a pallone, andare in bicicletta, stare sulla neve d’inverno e nella piscina d’estate. Poi c’è il frutteto con le pesche, le albicocche, i mirtilli, c’è la serra con le erbette aromatiche, le verdure e le fragole in primavera, c’è poi nonna Piera, la mamma di Laura, che accudisce i fiorellini profumati.

Insomma un ambiente ideale per crescere un bambino, conferma la mamma di Giacomino: «Qui mio figlio può correre e giocare e poi scegliamo anche il menù in base alle indicazioni della dietista, prima avevamo qualche problema di sovrappeso. Qui è diverso da un asilo tradizionale, c’è la flessibilità dell’orario, quando io e mio marito abbiamo un impegno possiamo contare su Laura. Ogni tanto, portando Giacomo dalla Tata anche al sabato o alla domenica, possiamo dedicarci anche alla nostra vita privata».

Per diventare AgriTata è necessario svolgere un percorso di educazione e formazione intenso, che prevede 400 ore di lezione, 260 di teoria e 140 di pratica. Sopralluoghi continui vengono fatti nelle fattorie delle Agritata e prima di accedere al corso l’aspirante baby sitter in fattoria deve superare un severo colloquio psicologico di attitudine.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale