La storia di Milena Anfosso
Subito un’avvertenza indispensabile: prima di continuare a leggere questo articolo scrollatevi di dosso tutti i pregiudizi che avete su una persona che possa aver deciso di dedicare la sua vita al greco antico. Perché Milena Anfosso, la protagonista della nostra storia, è lontanissima dallo stereotipo dello studioso cupo, pallido, occhialuto, lievemente noioso e dall’aria “polverosa”. Milena è una giovane donna di 30 anni con sguardo da ragazzina, capelli bicolor, solare, allegra, empatica, sorridente, con un animo artistico che prorompe nella sua gestualità e un entusiamo viscerale per quella lingua antica sulla quale hanno sudato generazioni di studenti di materie umanistiche. Perché per lei: «Il greco ha espresso tutti i valori più alti della civiltà occidentale, con una vastità lessicale senza paragoni che sottintende alla capacità di riuscire a dare un nome per ogni cosa, ogni pensiero, ogni sentimento umano».
Da Coazzolo a Los Angeles
Nonostante sia nata a Pavia, la dottoressa Anfosso è cresciuta a Coazzolo e oggi vive a Los Angeles. O meglio, fa “base” a Los Angeles, perché la sua vita è costellata di conferenze in tutto il mondo per presentare le sue ricerche sulla linguistica storica.
Per intenderci, è una delle più importanti greciste a livello mondiale.
Un amore che risale all’infanzia
Da dove nasce questo amore per il greco antico?
«Mia nonna materna è di origini calabresi e quando ero piccola mi parlava in dialetto – risponde la dottoressa Anfosso – Un dialetto che è di diretta discendenza della lingua greca. La sua musicalità mi ha stregato fin da piccola tanto che, ad esempio, a carnevale io mi sono sempre travestita da dea greca». Un destino segnato che ha superato brillantemente una prima verifica con il diploma al liceo classico internazionale di Alba (con una media del 10 di greco), una laurea in Lettere Classiche in lingua gotica e una borsa di studio per un master di linguistica storica alla prestigiosa Sorbona di Parigi.
Scelta fra 4 mila candidati
Poi il grande salto: la dottoressa Anfosso è stata scelta fra 4 mila candidati a livello mondiale per una borsa di studio triennale alla UCLA di Los Angeles destinata a soli 10 talenti eccezionali.
Così, il greco antico, da passione scolastica è diventata la sua vita professionale.
La giornata di una grecista
Ma, nel concreto, cosa fa una ricercatrice di greco antico?
«Studia semantica, sociolinguistica e pragmatica – risponde la Anfosso – Ovvero il cambiamento del significato delle parole greche in riferimento ai cambiamenti storici e sociali, le modifiche e le interazioni della lingua quando, nella società antica, veniva a contatto con le altre lingue contemporanee e l’utilizzo delle parole per ottenere gli obiettivi prefissati».
C’è ancora qualcosa da imparare, da scoprire su una lingua così antica e studiata?
«Certamente – risponde decisa la ricercatrice – A volta basta la scoperta di una nuova iscrizione per riaprire dibattiti e delineare nuove letture di rapporti di forza e di resistenza fra popoli o fra gerarchie dello stesso popolo, ad esempio».
Una scoperta mondiale
Quale è la sua ultima scoperta?
«Una nuova interpretazione di un verso contenuto in una poetica di Timoteo. E’ dal 1903 che i linguisti di tutto il mondo si arrovellano sul significato di questo verso e io, anche grazie allo studio della lingua e cultura frigia, ho compreso che quei versi sono un’imitazione del greco da parte di un frigio. Presenterò questi risultati prossimamente al più grande congresso al mondo di linguisti che si terrà negli Stati Uniti».
L’astigiana Milena Anfosso è una delle pochissime donne al mondo ad occuparsi professionalmente della linguistica in forma di ricerca pura.
Una ricerca che è fatta di tanto studio, senza mai staccare il pensiero dai testi di cui si occupa ma anche di viaggi nei siti archeologici più importanti del mondo e, in qualche caso, anche in quelli a scavi ancora aperti.
Il consiglio a famiglie e ragazzi
Tempo di open school e, per famiglie e ragazzi, di scelta delle scuole superiori. Lei cosa suggerisce?
«Ad un ragazzino o una ragazzina mi sento di dare un solo suggerimento: intraprendere gli studi per qualcosa che appassioni veramente. Ragazzi, fate quello che vi piace davvero, con coraggio perché solo così potrete portare il vostro contributo all’umanità, qualunque cosa scegliate».