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Unesco, 10 anni da promuovere

Un progetto di valorizzazione turistica nel decennale del riconoscimento. Interessa 20 Comuni, con Canelli capofila. Si punta su influencer e tik toker
«Ritorno a Camelot»: sceglie immagini suggestive Mariano Rabino, presidente dell’Atl Langhe Roero e Monferrato, per illustrare l’iniziativa che, insieme ad Alexala (l’ente turistico alessandrino), il sito Unesco e dei 20 Comuni rappresentativi delle «core zone», mettono in campo a dieci anni dall’inserimento nella World Heritage List: progetto biennale di valorizzazione turistica dei Comuni, Sito Unesco, patrocinato dal Ministero del Turismo.

«Ritorno a Camelot perché è a Canelli, nelle Cattedrali sotterrane, che tutto è nato – ricorda Rabino – Il sito Unesco è una grande opportunità di crescita che in dieci anni ha fatto segnare il +30% di arrivi e presenze. La nostra ambizione non è la crescita esponenziale dei numeri, ma la qualità del turismo e del turista che cerca Langhe Monferrato Roero, in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale ed etica».

Ma di che si tratta? Sono interventi da realizzare entro il 2025: si parte dall’implementazione dei portali di destinazione turistica «con una comunicazione innovativa, andando incontro alle nuove esigenze del turista», miglioramento sistema di prenotazione per visite in cantina, nuove iniziative di promozione e comunicazione del sito Unesco. Come si dettagliano gli interventi? La comunicazione innovativa passa per il racconto del territorio che sarà arricchito dalle parole di tre diverse tipologie di narratori: un “boomer”, un influencer e un tik toker, con l’utilizzo di linguaggi diversi per i vari target di età dell’utenza. Saranno organizzati incontri in stile World Café dalla primavera su casi di eccellenza di comunicazione del patrimonio vitivinicolo. Con il supporto dell’Università statale di Milano, tra giugno e fine autunno, verrà realizzata una ricerca per studiare il comportamento degli enoturisti che più sono attratti dal Sud Piemonte. I questionari saranno realizzati tra giugno e fine settembre, gli esiti verranno presentati a Canelli durante la sessione autunnale del Food & Wine Tourism Forum.

Proprio Canelli è il capofila di questo ambizioso progetto: «Un prestigio aver ospitato la conferenza stampa nel luogo dov’è nata l’idea della candidatura al riconoscimento Unesco. Dalla Città di Canelli, grazie ad illuminati imprenditori, è nato l’impulso che ha dato vita al lungo percorso che ha portato nel 2014 alla nascita del 50° sito Unesco. Per Canelli essere capo fila del progetto “Un Patrimonio da Raccontare” è un onere ed un onore che l’Amministrazione porterà avanti nell’interesse proprio e degli altri 19 comuni coinvolti, aderenti all’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato” hanno commentato il sindaco Paolo Lanzavecchia e il vice Giovanni Bocchino.

L’occasione è il decennale del sito Unesco: «L’Associazione è impegnata a mettere in rete tante iniziative e progetti sul territorio, e il progetto di valorizzazione di 20 Comuni core zone Unesco “Un patrimonio da raccontare” c è in linea con le nostre attività. – dice Giovanna Quaglia, presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli – Per me, che sono astigiana, celebrare Canelli e le sue cattedrali sotterranee vuol dire rivivere gli inizi di questo riconoscimento. La dorsale forte delle attività dell’Associazione quest’anno si concentra infatti su un fitto calendario di eventi diffusi su tutto il territorio, per il quale sono in arrivo molte novità progettuali, di comunicazione e disseminazione al servizio della comunità.”

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