Quella di Uniti si può è stata una presentazione della lista molto informale, avvenuta questa mattina in piazza San Secondo. Il gruppo ha riunito davanti al municipio quasi tutti i candidati al Consiglio comunale che tenteranno l’elezione sostenendo il centrosinistra e Paolo Crivelli. Con un simbolo rinnovato, tante nuovi volti sotto i 35 anni, ma anche diversi ex consiglieri comunali cui si aggiungono gli attuali Mauro Bosia e Michele Anselmo, Uniti si può vuole riportare al centro del dibattito politico «la costruzione di una classe dirigente alternativa a quella attuale».
«Candidiamo molte persone che non hanno mai fatto attività politica, – spiega Bosia – abbiamo tante proposte che spaziano su vari temi, dalla sanità all’agricoltura che ci sta molto a cuore. Contestiamo all’amministrazione Rasero di non essere stata capace di fare ragionamenti a lungo termine e di aver inteso lo sviluppo soprattutto come colate di cemento e creazione di tanti involucri vuoti. Questo lo si vede anche dalle schede inserite nel PNRR che prevedono in larga parte interventi per infrastrutture. A questa città non mancano i contenitori, ma i contenuti».
Anche il mondo del lavoro astigiano è una priorità del programma di lista: «È candidata una nutrita e ben rappresentata componente operaia delle fabbriche Gate, Maina, Sisa, Dierre – precisano Bosia e Anselmo – a dimostrazione che “il lavoro” è uno dei temi centrali della proposta amministrativa della lista. Analogamente il settore dell’agricoltura è al centro del nostro impegno. La salute è un ambito cruciale che ha visto il gruppo consiliare sempre attivo nell’evidenziare il declino della sanità astigiana e, proprio per questo, la lista presenta candidati sia della sanità pubblica sia della sanità privata».
Uniti si può porterà avanti un’idea di città che deve avere tra i punti di forza l’Asp, GAIA e la Fondazione CrAsti. «Si tratta di tre elementi che possono far ripartire un circuito virtuoso invertendo una situazione preoccupante: questo territorio non ha più niente». Al centro del programma proposto dalla lista ci sono temi strategici come il lavoro, la cultura, i trasporti, la mobilità sostenibile, lo sport, le partecipate del Comune, i diritti civili e la parità di genere. «È una lista che guarda ai giovani – osservano Bosia e Anselmo – Siamo convinti che non si possano sempre mettere gli stessi volti».
«Asti è una città che invecchia – continuano dalla lista – Invecchia anche perché sempre più giovani sono costretti ad abbandonarla per ragioni di studio e di lavoro. E fra quelli che rimangono, non mancano i segnali di un disagio sempre più profondo radicato nella mancanza di possibilità di socializzazione, spazi culturali, prospettiva di crescita personale. Per questo la candidatura dei tanti under 35 presenti nella nostra lista è un valore aggiunto perché rappresenta il desiderio di fornire una nuova classe dirigente a questa città asfittica.
I candidati di Uniti si può:
I candidati già ufficiali della lista sono: Mauro Bosia, 30 anni, insegnante; Michele Anselmo, 44, architetto; Vittoria Briccarello, 26 anni, assicuratrice; Hassan Nourdine, 34 anni, operaio e pugile; Adele Occhionero, 26 anni, fisioterapista; Emilio Omedè, 27 anni, enologo; Giacomo Burbello, 24 anni, studente ed insegnante; Federica Conte, 26 anni, fisioterapista; Valentina Moro, 22, studentessa; Claudia Rozzo, 27 anni, studentessa e animatrice socio-culturale; Gino Caron, 33 anni, rappresentante; Giulia Masoero, 31 anni, impiegata; Michela Galli, 40 anni, insegnante; Camilla Camusso, 18 anni, studentessa; Barbara Fantino, 52 anni, insegnante; Massimo Scognamiglio, 59 anni, radiologo; Beppe Passarino, 65 anni, ex candidato sindaco; Clemente Elis Aceto, 44 anni, informatico; Edoardo Angelino, 72 anni, insegnate in pensione; Pier Paolo Borsato, 65 anni, insegnante in pensione; Emilio Varni, 75 anni, medico in pensione; Tina Casamento, preside in pensione; Bruno Bego, 65 anni, funzionario Asp in pensione; Maria Chiara Greco, infermiera; Giuseppe Vitellaro, 50 anni, operaio; Calogero Cannella, 50 anni, operaio; Daniela Borsa, 69 chimica in pensione; Marco Castaldo, 54 anni; Piero Freilino, 62 anni, autista Asp in pensione; Daniele Dal Col, 60 anni, impiegato Gate e Mariano Virga, 57 anni, operaio.