Cerca
Close this search box.
Università, mille studenti tra corsi e master
Attualità

Università, mille studenti tra corsi e master

«E’ stato un anno nuovamente positivo sia a livello quantitativo che qualitativo per l’attività svolta, il numero di studenti iscritti (poco meno di un migliaio) e i progetti a cui abbiamo dato

«E’ stato un anno nuovamente positivo sia a livello quantitativo che qualitativo per l’attività svolta, il numero di studenti iscritti (poco meno di un migliaio) e i progetti a cui abbiamo dato avvio collaborando con Enti culturali e scientifici del territorio. Da settembre potenzieremo l’offerta di Scienze motorie che, insieme ad Infermieristica, sarà il corso con il maggior numero di studenti». A parlare è Francesco Scalfari, direttore del Polo universitario Asti studi superiori, che traccia con “La nuova provincia” un bilancio dell’anno accademico che si sta concludendo e parla del futuro dell’università astigiana, sede periferica dell’ateneo di Torino e di quello del Piemonte Orientale.

«Per il 2012/2013 sono stati 225 gli iscritti ad Infermieristica, 193 a Servizio Sociale e 180 a Scienze motorie e sportive. Per quanto riguarda Scienze Agrarie erano 126 gli studenti suddivisi nella laurea in Tecnologie alimentari per la ristorazione (51), nel Master in responsabilità e gestione dell’impresa (10) e nella laurea magistrale interateneo in Scienze viticole ed enologiche (65). Quest’ultimo corso, fortemente specifico e caratterizzante, è quello in cui registriamo il maggior numero di studenti provenienti da fuori regione ed è un nostro fiore all’occhiello perché ci pone al centro di un sistema nazionale di formazione e ricerca nel settore vitivinicolo e ci inserisce in una rete europea. Studiando un anno all’estero, presso una delle sedi consorziate in Francia, Spagna, Portogallo e Germania, l’allievo potrà infatti conseguire anche il titolo di European Master of Viticulture and Enology. Infine erano 200 gli iscritti alle scuole di alta formazione, come quella di Statistica, biologia e scienze umane con l’Istituto italiano per gli studi filosofici, la Cattedra Vittorio Alfieri con la Fondazione Centro Studi Alfieriani e il Master internazionale in Civic education di Ethica e Princeton University».

Le immatricolazioni per l’anno accademico 2013/2014 sono iniziate da pochi giorni e termineranno a settembre (anche se fino ad ottobre sarà possibile iscriversi pagando una sovrattassa) e si accettano per via telematica ai siti delle università di Torino e del Piemonte Orientale. L’offerta formativa del polo astigiano, oltre ai corsi già attivati, si arricchirà di due master già istituiti: il Master interateneo di secondo livello in Tecniche della progettazione di giardini, parchi e paesaggio e il Master di primo livello in Management e creatività dei patrimoni collinari, due corsi di alto profilo rivolti a chi è già in possesso di una laurea triennale o magistrale.
Oltre all’attività didattica universitaria, il polo che ha sede nel campus di piazzale De Andrè organizza varie iniziative culturali, come convegni e corsi di aggiornamento, alcuni dei quali in sinergia con Enti culturali e scientifici del territorio.

«Nell’anno concluso – continua il Scalfari – particolare successo ha registrato l’Ecomaster sui rifiuti (organizzato da “Gaia spa” in collaborazione con noi e in partnership con Comune, associazione di categoria “Api Asti” e sezioni locali di “Legambiente” e “Libera”), un’esperienza bella e significativa per addetti ai lavori che sicuramente ripeteremo la prossima primavera. Altra collaborazione importante è quella con la Fondazione Goria (di cui tra l’altro ospitiamo l’ampia biblioteca) che ha portato alla recente pubblicazione di “Eccellenze senza rete”, un approfondito studio sull’analisi delle caratteristiche del territorio e delle potenzialità delle sue imprese realizzato da due docenti dell’ateneo insieme ad un centro di ricerca istituito in sede. Altra partnership importante, infine, è quella con l’Ordine dei consulenti del lavoro che, dal 25 al 27 settembre, vedrà l’organizzazione di un Master breve sulle relazioni sindacali».

Insomma, un programma ricco di attività per il Polo astigiano che guarda al futuro con ottimismo nonostante l’uscita, per effetto della spending review, della Provincia dal Consorzio Asti Studi Superiori. Con il venir meno di uno degli Enti che nel 1996 diedero vita all’università locale, verrà a mancare una quota pari a 214.200 euro. Interpellato in merito, il presidente del consorzio Astiss, Michele Maggiora, ha risposto che «è ancora da definire come si farà fronte alla quota in meno dell’Ente provinciale. Crediamo che la ripartizione della cifra possa avvenire tra i soci restanti di Astiss, ossia Comune, Camera di Commercio, Cassa di Risparmio e Fondazione CrAsti. Per il momento, però, nulla ancora è deciso poiché stiamo valutando come ripartire la somma, se proporzionalmente o con altre suddivisioni. In un prossimo Consiglio d’amministrazione, e comunque prima dell’inizio dell’anno accademico, definiremo la questione».

Non desta preoccupazione a livello logistico l’aumento del numero degli iscritti a Scienze motorie. Spiega il presidente Maggiora: «Per quanto riguarda la didattica in sede, per tutti i corsi di laurea, abbiamo la possibilità di accogliere un maggior numero di allievi rispetto a quelli già iscritti operando un’intelligente rotazione delle lezioni nelle aule presenti in numero già soddisfacente nell’ex caserma Colli di Felizzano. Se poi, in virtù del raddoppio degli iscritti al Suism, si renderanno necessarie strutture specifiche come palestre o laboratori, sarà il Comune ad occuparsene».

Bartolo Gabbio

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale