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Urbanistica, progetti e idee per la futura Asti: gli architetti rilanciano il confronto nei 50 anni dell’Ordine

Fino a settembre 2026 ci saranno convegni, concorsi, mostre e momenti di dibattito ricordando il passato, ma dando soprattutto spazio ai giovani e alle loro proposte per la città

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Asti ha dato il via alle celebrazioni per il suo 50° anniversario (1975-2025), presentando un vasto programma di iniziative che copriranno un intero anno. I dettagli degli eventi sono stati svelati all’Archivio di Stato di via Govone dov’è stata allestita per alcuni giorni una mostra sull’evoluzione urbanistica di Asti tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Maurizio Pugliese, presidente dell’Ordine, ha illustrato il percorso e gli obiettivi del sodalizio ricordando che la sua fondazione risale al 27 settembre 1975, grazie a un gruppo di volenterosi professionisti.

«Oltre a tenere l’Albo, curare la formazione e gestire i provvedimenti disciplinari, funzionando da magistrato di primo grado per gli iscritti – spiega Pugliese – l’Ordine si impegna da anni per affrontare i problemi del territorio». Il programma per celebrare i 50 anni prevede una dozzina di eventi, quasi uno al mese, fino a settembre 2026. «Dopo aver svolto un concorso interno e un emozionante incontro con i fondatori e i veterani, le iniziative si sono aperte al pubblico con una mostra sulla cartografia dei piani particolareggiati del centro storico negli anni ’70 e ’80 – ricorda il presidente – Questo ventennio fu cruciale per il recupero del centro, rendendolo uno dei più belli del Piemonte». A novembre l’appuntamento sarà con l’iniziativa “Architettura al centro” per valorizzare il ruolo fondamentale dell’architetto nel garantire qualità e sostenibilità nell’edilizia, dando visibilità, in particolare, a progetti firmati da professionisti sotto i 40 anni. I progetti candidati saranno presentati durante un evento pubblico e raccolti in un’apposita pubblicazione monografica a cura di Edicom Edizioni.

A dicembre, invece, si terrà un convegno sulla rigenerazione urbana e sulle opportunità che verranno date dalla legge in esame al Senato, che metterà sul piatto circa 4-5 miliardi di euro di fondi dedicati. L’obiettivo è capire come Asti possa intercettare e sfruttare queste opportunità. Seguiranno altri appuntamenti, come la mostra fotografica “L’Altra Asti”, tra aprile e maggio, sui contenitori vuoti in città e un convegno sugli stessi contenitori e le aree urbane degradate. Ci sarà poi spazio per parlare di Unesco, per raccogliere fondi in favore dell’ospedale, ma anche per lo sport con un torneo di tennis tra architetti, ingegneri e geometri.

«Una delle iniziative più ambiziose è il lancio di un concorso pubblico di idee, a livello nazionale, per la riqualificazione di un luogo pubblico ad Asti – aggiunge Pugliese – L’Ordine mira a raccogliere un budget di 40.000 euro, con la possibilità che al vincitore vengano affidate anche le fasi successive della progettazione. Così intendiamo promuovere l’utilizzo dei concorsi di progettazione». Pugliese, ma con lui anche l’architetto Domenico Catrambone, ha inoltre sottolineato la necessità che le amministrazioni abbiano una visione chiara sull’urbanistica e sul prossimo futuro, «investendo prima nei progetti per poi ricercare i finanziamenti, e non viceversa». L’architetto Catrambone, tra i numerosi professionisti presenti all’Archivio di Stato, ha ribadito che «la sfida attuale per l’urbanistica è superare le rigidità dei Piani che non reggono il tempo, auspicando una maggiore flessibilità e affrontando problemi come la sostenibilità e la decrescita demografica». Anche per questo motivo l’Ordine ha ribadito il suo forte interesse ad aprire un tavolo di confronto con il Comune per discutere di urbanistica, interpretazioni delle norme, burocrazia e proposte, senza preclusioni, ma con la speranza di essere pronti a raccogliere le grandi sfide della transizione tra l’Asti di oggi e quella che verrà.

[nella foto il presidente dell’Ordine degli Architetti Maurizio Pugliese – al centro – con i colleghi durante l’incontro all’Archivio di Stato – foto Billi]

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