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Don Francalanci 2023
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Diocesi

Vacanze in famiglia per don Italo Francalanci

Il sacerdote, missionario in Brasile dal 2013, sta trascorrendo un periodo tra Asti e Roma. L’incontro con gli amici preti, i parrocchiani e il cantautore Paolo Conte

Ha riabbracciato amici, parenti e parrocchiani, in occasione delle festività natalizie e di fine anno, don Italo Francalanci, fino al 2013 parroco di Nostra Signora di Lourdes e attualmente sacerdote fidei donum in Brasile, dove rimarrà presumibilmente fino al 2025.
Arrivato in Italia il 22 dicembre, è stato accolto dai familiari e dagli amici, per poi concelebrare la messa della notte di Natale nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, dove, tra l’altro, era stato vice parroco negli anni Ottanta quando la parrocchia era guidata da don Gino Bosticco. Dopodiché, nei giorni successivi, si è reso disponibile a concelebrare nelle parrocchie della diocesi in cui c’era esigenza di un aiuto.

Le celebrazioni al Sacro Cuore

Primo da destra don Francalanci in occasione della fagiolata brasiliana. Accanto, il vescovo Marco Prastaro

Significativi i momenti vissuti nella parrocchia del Sacro Cuore, per via del legame con il parroco, don Rodrigo Limeira.
Don Limeira, infatti, è originario di Sao Luis, città di un milione di abitanti nel Nord Ovest del Brasile, confinante con un villaggio molto povero dove don Francalanci si recava in missione ogni estate con alcuni giovani astigiani. Aveva infatti il compito di gestire la “Lar (Casa) Egle e Paolo Conte”, ovvero l’asilo, fondato e finanziato interamente dal noto cantautore astigiano Paolo Conte e da sua moglie, che si trovava accanto alla scuola aperta dalle Suore della Purificazione. Durante la permanenza si metteva anche al servizio della comunità, tanto che don Limeira, quando era ragazzo, l’aveva conosciuto nella parrocchia che frequentava. Un periodo in cui stava maturando l’idea di diventare sacerdote, tanto che, all’età di 16 anni, aveva ricevuto la proposta da parte del sacerdote astigiano di entrare nel seminario di Asti. Una proposta accettata che ha portato il giovane brasiliano ad essere ospitato nella canonica di N. S di Lourdes proprio da don Francalanci.
«Per la prima volta, dopo tanti anni – racconta don Limeira – ci siamo ritrovati insieme io, don Italo, don Paolo Lungo (attuale parroco di N. S di Lourdes), don Hilton Boaventura, parroco di Refrancore originario come me dal Brasile, e i coniugi Conte. L’occasione è stata la messa che celebro ogni anno il 6 gennaio, giorno del compleanno del cantautore, in virtù dell’amicizia che lega me, e gli altri sacerdoti citati, al grande artista, per ringraziarlo non tanto per quello che fa, ma per la persona che è. E’ stato un incontro veramente emozionante».
Altro momento significativo, nella parrocchia del Sacro Cuore, la messa concelebrata da don Francalanci domenica 8 febbraio, cui è seguita la fagiolata al circolo parrocchiale organizzata dalla comunità brasiliana residente ad Asti.

 

L’incontro promosso dal Centro missionario

A seguire, l’incontro con i parrocchiani promosso dal Centro missionario diocesano, durante cui don Francalanci ha raccontato l’attività che svolge presso la diocesi di Juina, gemellata con quella di Asti. «Rettore del seminario maggiore di Juina, dove insegna anche Teologia – continua don Limeira – nel fine settimana don Francalanci aiuta le comunità povere della periferia di Cujabà, città in cui si trova il seminario, caratterizzata da situazioni di disagio sociale. Ha quindi raccontato la sua esperienza, ampliando poi il discorso al contesto socio-economico attuale del Brasile, accennando ad esempio alla crisi economica che lo sta investendo e alla diffusione delle chiese pentecostali a discapito del Cattolicesimo, i cui fedeli sono scesi in 30 anni dal 90 al 52%».
Poi tanti aneddoti e ricordi personali, legati alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes o alla missione in Brasile. Ad esempio, il periodo trascorso in terapia intensiva per aver contratto il Covid-19. A questo proposito il sacerdote missionario ha ringraziato i presenti per averlo ricordato nella preghiera, grazie a cui si è sentito vicino “a casa” anche se si trovava dall’altra parte del mondo.

Il ritorno

Dallo scorso 9 gennaio don Francalanci si trova a Roma per compiere alcuni studi in Filosofia. Il rientro ad Asti è previsto in questi giorni dopodiché, il 4 febbraio, volerà in direzione Brasile.

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