I recenti attentati in Tunisia, a Lione e Kuwait City compiuti lo stesso giorno a svariati chilometri luno dallaltro e per mano di quelli che sembrano essere cellule dellIsis ci fanno
I recenti attentati in Tunisia, a Lione e Kuwait City compiuti lo stesso giorno a svariati chilometri luno dallaltro e per mano di quelli che sembrano essere cellule dellIsis ci fanno percepire il Mondo come un posto meno sicuro. Soprattutto lattacco messo in atto a Sousse, polo turistico per migliaia di viaggiatori europei, ha toccato le corde dellemotività collettiva, perché è stato orchestrato per colpire espressamente i turisti in vacanza. Lordine era quello di «sparare e colpire chiunque indossasse un costume da bagno sulla spiaggia». Dunque non durante unescursione al di fuori delle rassicuranti barriere protettive dei villaggi e dei resort o nelle prossimità di punti sensibili come ambasciate o centri amministrativi ma per lappunto tra i lettini e gli ombrelloni del proprio albergo. Allimprovviso tutti ci siamo sentiti più vulnerabili, allunisono ci si è domandati «come poter viaggiare senza correre alcun rischio?».
Neppure la statistica sembra venirci in aiuto: dopo lattentato al Museo del Bardo del 18 marzo scorso quante probabilità potevano esserci per un turista occidentale di imbattersi in un nuovo massacro ad opera del Nero Califfato in questo stesso Paese? Ciò nonostante lIsis è riuscita nuovamente a sorprenderci, a ferirci con quei 38 corpi stesi a terra a colpi di kalashnikov. Passato lo sgomento per questo ennesimo episodio di brutalità, una cosa però non è possibile concedere al bieco terrorismo: il nostro diritto a scoprire e conoscere attraverso il viaggio. Come fare però in un contesto internazionale sempre più instabile e insidioso? Certamente, consigli e indicazioni puntuali possono arrivare dai tour operator e dalle agenzie di viaggio specializzate. Per chi è in procinto di organizzare il proprio periodo di vacanza viene difficile pensare alla Tunisia come meta del proprio viaggio. Arianna Cataldo della Wellcome di via Brofferio ad Asti lo conferma: «ancor prima degli attentati a Sousse la Tunisia era ferma come meta. Noi operatori per primi consigliavamo altre mete alternative perché anche se la Farnesina non aveva sconsigliato i viaggi in questo Paese abbiamo preferito suggerire altre soluzioni che non potessero essere fonte di ansia per chi partiva».
In effetti ancora oggi la Farnesina non sconsiglia i viaggi nel paese questo anche a seguito dellinnalzamento del livello di allerta terrorismo in tutto il Paese che ha visto un aumento della concentrazione delle forze di polizia e militari a protezione dei cittadini locali e dei visitatori. Sul sito Viaggiare Sicuri(www.viaggiaresicuri.it), portale del Ministero dedicato a chi è in procinto di partire per lestero sia per vacanza che per lavoro, gli avvisi di allerta però si rincorrono sconsigliando al lettore di mettersi in viaggio nelle ore notturne e suggerendo massima cautela nel corso delle escursioni allinterno del Paese. Stesso discorso per lEgitto. La Farnesina non sconsiglia soggiorni nella terra delle Piramidi purché ci si limiti alle località turistiche di Sharm-El-Sheik, del Mar Rosso e della costa mediterranea. «Qualche Astigiano è ancora deciso a partire per lEgitto continua Arianna Cataldo – ma è una mosca bianca. In generale, le prenotazioni qui sono scese del 60% e anche chi rimane convinto della scelta del viaggio come agenzia sconsigliamo le escursioni al Cairo o a Luxor così come non vendiamo più pacchetti per la crociera sul Nilo».
Altre mete da bollino rosso sono la Siria, la Giordania e lo Yemen. Per chi ha necessità di rimanere in questa parte di emisfero, senza voler compiere lunghi viaggi di oltre cinque/dieci ore (sia per questione di jet lag, tempo e costi) le mete suggerite sono quelle del Mar Mediterraneo con le Baleari in testa, la Grecia, Malta e poi le Canarie o Capo Verde nellOceano Atlantico. «Per coloro che invece intendono andare lontano, i Caraibi e la Thailandia ad agosto li sconsigliamo così come a settembre suggeriamo di fare attenzione alle piogge nella fascia tropicale. In questo periodo è invece ottimo il Madagascar» continuano dalla Wellcome. I viaggiatori più avventurosi, che scelgono soluzioni insolite ma altrettanto suggestive rispetto a quelle maggiormente conosciute e toccate dal turismo di massa stanno ultimamente orientandosi verso altri paesi come lIran o il Pakistan. «Ultimamente sono in ascesa anche le destinazioni nei Balcani, in particolare i tour della Macedonia o dellAlbania. Qui il settore turistico è in espansione, il potenziale paesaggistico e culturale è eccezionale anche se sono ancora un po carenti per quanto riguarda le strutture – spiega Neri Baglione della Cala Major di Asti – il lato positivo lo si ritrova nel prezzo contenuto e nella vicinanza rispetto ad altre mete».
Lucia Pignari