Impossibile fare altri ordini di dosi di vaccini
Sono annullate le vaccinazioni antinfluenzali previste per domani a Calliano. I medici di famiglia del paese, in collaborazione con l’amministrazione comunale, avevano previsto l’effettuazione dei vaccini in modalità “drive-in”, un innovativo sistema che permette di velocizzare la procedura in tutta sicurezza e comodità. «Purtroppo – dice il medico Paolo Ercole che, con altri tre colleghi, segue tutta l’Unità Territoriale di Calliano – abbiamo scoperto che non potevamo più effettuare il terzo ordine di vaccini. Il sistema informatico regionale vietava a chi aveva già fatto due ordinativi di poterne effettuare un terzo”.
Stop alle vaccinazioni nel “drive-in” allestito in paese
Una limitazione che ha avuto come conseguenza l’impossibilità di rispettare le prenotazioni prese dai medici. «Siamo riusciti a garantire soltanto una piccola parte di vaccinazioni, previste in questo fine settimana, perché avevamo degli avanzi dalla precedente tornata. Fatte queste, abbiamo iniziato a telefonare ai nostri assistiti per disdire l’appuntamento preso», dice il dottor Ercole. Tutto era iniziato bene a Calliano con il sistema “drive-in” che dava ottimi risultati di efficienza: «Avevamo appena provato con successo questo nuovo metodo di somministrazione. In appena tre ore siamo riusciti a fare circa 160 vaccinazioni senza creare nessuna coda o lunga attesa. Eravamo contenti della riuscita e pronti a ripetere l’esperienza in questo fine settimana quando, invece, veniamo a sapere che non sarebbe arrivata la quantità di vaccini richiesti».
I medici di base avevano chiesto un aumento delle scorte pari al 30-35%
Il dottor Ercole non riesce a capire dove la campagna di vaccinazioni antinfluenzale possa essersi inceppata: «Sono certo che il Sisp di Asti, come tutti gli altri centri competenti per il loro territorio, abbiano effettuato i giusti ordinativi. Noi medici avevamo stimato un aumento medio del 30-35% della richiesta e l’ordine è stato fatto su questa previsione che, inefetti con i dati reali, si è dimostrata essere esatta». Perché quindi non ci sono i vaccini? Sarebbe interessante sapere se il problema sia a livello regionale, con un ordine sottostimato rispetto a quanto chiesto dai medici di base, oppure se siano le varie case farmaceutiche a non aver fornito la quantità richiesta dalla Regione Piemonte.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale continuerà fino ai primi mesi del prossimo anno
Sta di fatto che, a oggi, vaccinarsi contro l’influenza stagionale risulta essere un’impresa impossibile per la maggior parte delle persone. «Ci hanno detto – continua il dottor Ercole – che entro pochi giorni dovrebbe arrivare in regione un nuovo ordine di circa 200 mila esemplari. Poco o nulla per le reali necessità. Riusciremo a fare ben poco. Ciò che, però, ci è stato assicurato è che la campagna vaccinale andrà avanti più a lungo rispetto al passato. Si proseguirà fino ai primi mesi del prossimo anno». In conclusione potremmo dire: se non oggi sarà domani. Speriamo che nel frattempo non capiti null’altro a inceppare il sistema e, soprattutto, si tragga esempio per non commettere gli stessi errori quando arriverà il vaccino contro il covid-19.
Diego Musumeci