Con una cerimonia seguita in diretta streaming dalla Colombia grazie al canale social delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, sabato pomeriggio è stata ricordata suor Onorina Lanfranco con la posa di una targa sulla casa natale in Largo Quirico a Valfenera. La celebrazione di questa religiosa, molto nota in America Latina per la sua azione pionieristica nella creazione dei primi “giardini d’infanzia”, cadeva nel giorno del 150esimo anniversario della sua nascita, il 30 aprile 1872.
Dalla casa madre della congregazione di Nizza Monferrato sono arrivate a Valfenera suor Paola Cuccioli, archivista, e suor Pina Molino, economa ispettoriale, originaria di Villata, per partecipare alla giornata dedicata all’illustre consorella.
La biografia di suor Onorina è stata ripercorsa dal sindaco Paolo Lanfranco: «Nacque in questa casa oggi Largo Quirico, ma all’epoca abbiamo ricostruito si trattasse di via Maestra 36, dove il paese finiva. Onorina Lanfranco nacque da Michele, appartenente alla famiglia detta dei “Maian”, e Orsola Rissone quando il padre era già morto da un mese. Visse nella casa natale fino ai suoi 10 anni insieme al nonno e allo zio Giuseppe. In seguito acquistarono una nuova casa e si spostarono sulla piazza di Valfenera. Il suo destino di pedagogista venne probabilmente segnato dall’inaugurazione dell’asilo infantile fondato da Tommaso Villa nel 1881, che può averla ispirata nella sua scelta di vita».
L’amministrazione comunale, nel consiglio del 28 aprile, ha deliberato di intitolare a suor Onorina una piazza o l’asilo nido che attende il finanziamento per essere realizzato.
«Dedicarle l’asilo sarebbe il giusto riconoscimento all’attività svolta da suor Onorina – ha precisato il sindaco – ma non sapendo ancora quando sarà realizzato, la giunta provvederà alternativamente a dedicarle la piazza appena terminata tra via Europa e via San Lorenzo. L’intitolazione andrà a sanare anche una lacuna per Valfenera: tra tante vie e piazze nessuna è dedicata ad una donna. Suor Onorina è certamente la figura più adeguata per rimediare a questa lacuna».
A suor Paola Cuccioli il compito di ricordare la missione di suor Onorina: «Dal primo documento del Ministero dell’Istruzione che parla di lei, risalente al 1894, sappiamo che si è diplomata ad Alessandria e insegna come maestra già da 3 anni, quindi prima di entrare nella congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Entrata nell’ordine fondato nell’anno della sua nascita da San Giovanni Bosco e Maria Mazzarello si dedica alla formazione delle giovani educatrici. Poi la decisione di andare in missione che la portò in Colombia dove visse quasi tutta la sua vita. Il suo compito fu quello di aprire case d’istruzione».
Le case d’istruzione che aprì furono quelle per l’infanzia e quelle dedicate alla formazione delle maestre. Pubblicò libri dedicati alla pedagogia infantile per condividere la sua passione educativa. La sua opera viene ancora oggi studiata e ad ottobre in Colombia le sarà dedicato un convegno.
Alla cerimonia erano presenti anche alcuni discendenti della famiglia Lanfranco, Romana e Andrea che conobbe suor Onorina nell’unico viaggio che la religiosa fece di ritorno in Italia.