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Valter Valle, candidato sindacocorre anche per la Regione
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Valter Valle, candidato sindaco
corre anche per la Regione

Valter Valle, già sindaco di San Damiano ed ex consigliere provinciale, sarà il capolista dei due candidati astigiani della lista civica "Monviso" che sosterrà Sergio Chiamparino nella

Valter Valle, già sindaco di San Damiano ed ex consigliere provinciale, sarà il capolista dei due candidati astigiani della lista civica "Monviso" che sosterrà Sergio Chiamparino nella sua corsa a divenire presidente della Regione Piemonte. E' la seconda volta che Valle si candida alla carica di consigliere regionale, essendosi presentato nelle precedenti elezioni in una lista a sostegno di Mercedes Bresso.

Come nasce ora la decisione di sostenere il candidato del centro sinistra?
Conosco Chiamparino da anni ed ho apprezzato il suo modo di amministrare Torino, per cui quando mi ha chiesto di far parte della sua lista gli ho risposto di sì.

Che cosa si aspetta da questa candidatura?
La segreta speranza è che Chiamparino riesca ad amministrare la Regione come ha fatto con il Comune di Torino: c'è un progetto serio, al quale anch'io porto il mio contributo, offrendo la mia esperienza nel settore dell'agroalimentare. Mi aspetto che il Piemonte, guardando all'Europa, possa recuperare quel che ha perso in questi anni; mi auguro di costruire un futuro chiaro, al di fuori di vecchi schemi, in cui la politica e le istituzioni siano a fianco dei privati, e non vengano intese come una zavorra allo sviluppo economico e sociale.

Chiamparino non è un estraneo alla politica ed è sostenuto da un preciso schieramento di centro sinistra.
A livello regionale la coalizione si basa sui partiti, ma è anche vero che Chiamparino è sostenuto da una sua lista civica, costruita con 40 persone scelte da lui in un contesto di credibilità e di professionalità. Il mio contributo sarà quello di dare voce ai territori che si trovano al di fuori del contesto metropolitano: nell'immediato futuro Torino avrà un peso enorme, e spetterà a noi far capire che la crescita dovrà avvenire insieme, con territori che dovranno fare squadra fra loro. Resta sempre valido il mio progetto di guardare alla Langa ed al Monferrato, accorpando i servizi e puntando all'aggregazione di realtà simili. Essendo agronomo, apprezzo il progetto di Chiamparino e Ferrero di rilanciare il sistema agroalimentare, per far diventare il Piemonte simile alla Borgogna, che sta a due passi da noi e si caratterizza per produzioni di alta qualità di carne, frutta, vino e cereali, il tutto legato al paesaggio in un sistema che integra le diverse componenti.

Realisticamente, quante possibilità ritiene di avere di sedere in Consiglio Regionale?
Ad Asti sarà difficile fare il consigliere perché il numero è stato ridotto e ci saranno solo due seggi. Io e Gabriella Sala (l'altra candidata al Consiglio regionale per la lista Monviso ndr), pur avendo poche speranze, corriamo in un gioco di squadra per testimoniare e per far crescere la lista "Monviso": sulle liste di partito ci sono dati di riferimento, ma non sappiamo quanto potrà fare la nostra lista.

Com'è l'esperienza di richiedere firme ad una popolazione che della politica mostra ogni giorno un maggior disgusto?
Anche se in poco tempo ho raccolto 619 firme a sostegno della lista per Chiamparino, non posso non constatare che c'è una grande disaffezione e sfiducia: la gente è stanca della corruzione, degli intrallazzi e delle chiacchiere da talk show, del tradimento della fiducia data. Penso che questa sia l'ultima occasione per cambiare le cose: i cittadini devono cercare di ripartire con quelli che ancora credono si possa fare qualcosa di positivo.
Serve una nuova classe dirigente, e non solo dal punto di vista anagrafico, ma nel modo di pensare. La classe dirigente attuale ha tradito le aspettative: alle scorse regionali, quando mi candidai a favore della Bresso, le persone in lista per il Consiglio regionale erano tante, mentre oggi siamo rimasti solo io ed Angela Motta.

Come pensa di conciliare la candidatura in Regione con quella a sindaco di San Damiano?
Mi è stato chiesto all'ultimo momento di fare il capolista per non vanificare il lavoro svolto in mesi di incontri da un gruppo di cittadini di San Damiano; questo gruppo avrà in me un punto di riferimento attraverso il ruolo di consigliere comunale che, nella peggiore delle ipotesi, potrò comunque ricoprire di diritto, in qualità di capolista. Se diventassi sindaco, lavoreremo per attuare il progetto di rilancio dell'economia sandamianese. Sono l'unico candidato della lista "Monviso" a presentarsi in due diverse elezioni; tuttavia, questo non è un problema, perché la mia presenza nelle liste delle regionali mi offre la possibilità di avere un maggior legame con il territorio.

Renato Romagnoli

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