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Casa di Riposo Città di Asti 2
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Venduta all’asta, per un importo base di 4,8 milioni, l’ex Casa di Riposo “Città di Asti”

Dopo vari tentativi andati a vuoto, l’ex Ipab più grande del Piemonte passa in mano a privati

L’ex Casa di Riposo “Città di Asti” è stata venduta. La conferma è stata data oggi pomeriggio dai vertici della Regione Piemonte a seguito dall’asta, con una base da 4,8 milioni di euro (era partita da 10 milioni), che ha decretato l’attesa svolta per un futuro rilancio dell’immobile e, possibilmente, dei servizi socio-assistenziali che conteneva fino al momento della chiusura avvenuta nel 2022.

Dopo tre tentativi di vendita andati deserti, per l’ex Ipab più grande del Piemonte si apre uno spiraglio di luce nonostante proseguiranno le note vicende giudiziarie. L’attività dell’immobile si era interrotta, infatti, sotto la scure di un debito di circa 8 milioni di euro nonostante i tentativi di salvarla invocati da più parti. La Corte dei Conti ha aperto un procedimento per presunto danno erariale nei confronti di alcuni ex amministratori della struttura, mentre continua il procedimento penale per accertare le responsabilità sul fallimento. Però, la notizia della vendita all’asta riuscita grazie ai tre commissari liquidatori incaricati dal tribunale di Asti, segna un cambio di passo sulla vicenda.

Ad aggiudicarsi l’ex Casa di Riposo è stata è un’azienda, con sede in provincia di Torino, che opera nel settore socio assistenziale. Sembra che a presentarsi all’asta siano stati due possibili acquirenti, ma i dettagli saranno resti noti solo la prossima settimana. Si tratta di un’aggiudicazione provvisoria in attesa che siano completati gli adempimenti burocratici per l’aggiudicazione definitiva e il successivo trasferimento di proprietà.

«La vendita di questa struttura dopo gli ultimi anni che sono stati molto complicati è davvero una buona notizia per Asti e per il Piemonte – hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e gli assessori al Welfare Maurizio Marrone e alla Sanità Federico Riboldi – Oggi siamo finalmente di fronte a una svolta, con l’auspicio che l’aggiudicazione sia presto finalizzata in modo da garantire un futuro a questa struttura e restituire alla città di Asti un patrimonio importante. È stato un percorso difficile che ci ha visto da subito impegnati per pagare il pagamento degli stipendi ai lavoratori attraverso Finpiemonte Partecipazioni e poi, con le nostre strutture, per trovare loro una ricollocazione. Un ringraziamento particolare va al collegio dei commissari liquidatori e quanti in questi anni hanno lavorato per il salvataggio di questa struttura, a partire dai consiglieri regionali dell’astigiano che non hanno mai fatto scendere l’attenzione su questa vicenda».

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