«Una cosa che succede circa ogni 15 giorni – commenta il sindaco di Vesime Marco Garino – La strada di fondo valle (Sp 24 e Sp25) che porta alla provincia di Cuneo è stata sistemata sui progetti degli anni ‘50 e quindi non è tarata sui nuovi mezzi pesanti; è stretta e nelle parti in cui si incrociano due mezzi più grandi la banchina, soprattutto d’inverno, cede e questi rischiano di adagiarsi nelle ripe o ribaltarsi».
Parliamo di arterie necessarie. Non è possibile pensare di limitare il peso dei mezzi in transito perché significherebbe rendere più costosi i trasporti con una inevitabile lievitazione generale dei prezzi. «Non si può nemmeno pensare a lavori “faraonici” – conclude – Non ci sono fondi per allargare la strada da Bistagno a Perletto (25 chilometri) però un rinforzo della sede stradale in alcuni punti o delle zone di scambio, sarebbero auspicabili».
Altra questione preoccupante la caduta massi: «Su alcune provinciali abbiamo rocce franose incipienti sulla strada; ci si limita a restringere la carreggiata perché non ci sono le risorse per il ripristino e la posa delle reti».