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Attualità

Vezzolano, nel giorno dell’Epifania il viaggio per immagini nel presepe di Anna Rosa Nicola

Mercoledì alle 16 in diretta streaming su Youtube

Diciamoci la verità: in tutti questi anni di presepe al Vezzolano, Anna Rosa Nicola ci aveva viziati e ogni anno ci faceva trovare quello che aspettavamo tutto l’anno, ovvero la nuova bottega artigiana riprodotta con una precisione maniacale in ogni suo particolare. Una coccola natalizia di cui quest’anno abbiamo dovuto fare a meno, perché non era pensabile gestire 10 mila visitatori (tanti sono stati quelli dell’anno scorso) in coda per entrare a vedere il meraviglioso mondo in miniatura in cui era installata la Natività.
Ma nulla è perduto. Intanto perché le botteghe sono state tutte raccolte in un bellissimo libro fotografico edito da La Cabalesta che si può richiedere dietro un’offerta minima di 20 euro. Tutto il ricavato andrà a sostenere le spese di restauro di due opere, sempre patrimonio della splendida abbazia romanica della località di Albugnano. Per riceverlo basta fare il versamento sul conto corrente Iban
IT11N0306909606100000111950 presso Intesa San Paolo indicando la causale “Offerta per Opere d’arte da Salvare – Restauro tavole di Vezzolano”. Effettuato il versamento si dovranno inviare gli estremi del bonifico e l’indirizzo presso il quale verrà spedito il libro, senza spese aggiuntive scrivendo a info@lacabalesta.it.

Anna Rosa, dal laboratorio di casa sua, si era già collegata in diretta Facebook, l’8 dicembre, giorno che tradizionalmente segnava l’inaugurazione del presepe, per mostrare i “trucchi” delle sue micro ambientazioni. Ma per chi se lo era perso, è possibile recuperare domani, giorno dell’Epifania, alle 16 con le immagini delle botteghe in miniatura riprese da Silvia Perosino in diretta streaming su Youtube “Il dono dei Magi. Viaggio nel Presepe di Anna Rosa attraverso il racconto di Silvia Perosino”.
Un viaggio nel suo mondo fatto di arte, di creatività, di manualità e di riciclo di qualunque cosa.
Solo la frutta, la verdura, la carne, il pane vengono realizzati con una particolare pasta di cera colorata secondo le esigenze. Pochissimo il ricorso alla pittura dei suoi piccoli oggetti, fatto solo per minime rifiniture.
Un esempio? La straordinaria bottega del macellaio che presenta le fette di salame da far gola tanto sono realistiche, sono davvero realizzate come fanno nella realtà i salumai: impastando cere di diversi colori e tagliando le fette del “salame” che ne deriva. Anche gli agnolotti sono fatti come nella realtà: sfoglia sottile di cera color pasta con il ripieno.
E poi l’utilizzo di tutto quello che normalmente noi gettiamo via: cappucci delle biro, biro esauste, pezzi di bigiotteria rotta, lampadine di tutte le misure ormai bruciate, ritagli di pizzo e di stoffe. Persino le fialette vuote del collirio che, tagliate nella parte centrale e arrotondate con un ferro, immerse in un bagno di cera bianca calda, diventano degli splendidi barattoli da farmacia.


I peli di vecchi pennelli, un bottone, i tappi di ricambio del coperchio delle caffettiere moka: tutto torna utile nella straordinaria fantasia di Anna Rosa. Il suo “magazzino” è in realtà una piccola discarica differenziata distribuita in scatoline.
Durante il lockdown di quest’anno ha realizzato l’armadio delle dolcezze: un mobile da drogheria contenente vasi per le caramelle di tutti i tipi per avvolgere le quali è stata usata delle vera carta di caramella solo tagliata in minuscoli pezzettini e arrotolata su palline di cera microscopiche.
Oltre a questo golosissimo armadio, ha ricostruito una casa su 2 piani con tutti i suoi ambienti e i suoi occupanti durante le loro attività: la madre in cucina a sbucciare patate, il padre in salotto ad aiutare i figli a fare i compiti.
Il pentolame è realizzato in rame vero, utilizzando dei minuscoli “sfridi” di lavorazione o modellando le lastrine di alluminio recuperato dalle vaschette per il cibo per cani.
Tutti i mobili in legno sono realizzati usando legno di balsa, spesso intagliato e trattato come fosse un pezzo di arredamento di una casa vera comprese le minuscole sedie impagliate.


Con qualche aiuto dalla tecnologia, come una penna a 3D con la quale ha realizzato un paracamino finemente ricamato.
Un borgo in miniatura dove c’è anche la presepara. Anna Rosa ha riprodotto se stessa mentre fa il presepe: miniatura nella miniatura, un vera sfida. Vinta, ovviamente, come l’omaggio al suo indimenticabile padre, Guido, di cui ha riprodotto la storia “a piani”: dalla barberia, di cui fu giovane garzone, a fondatore di uno dei laboratori di restauro più famosi al mondo.
Ma tutto il borgo e le sue incredibili botteghe non possono oscurare il punto centrale del presepe: la Natività. «Che ogni anno cerco di variare – ha spiegato l’autrice – Quest’anno, ad esempio, avevo preparato un nuovo allestimento con la Madonna che allatta Gesù e Giuseppe che abbraccia entrambi».
Tutte le botteghe sulla pagina Facebook “Anna Rosa Nicola e il suo presepe”.

Daniela Peira

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