Il viadotto che collega le frazioni Gesso di Cocconato e Banengo di Montiglio Monferrato presenta alcune pericolosità per chi lo percorre sia in auto sia a piedi. Infatti il guard-rail nel tratto finale verso Cocconato, dove già si era verificato un cedimento del sedime stradale (ora ripristinato), è da tempo spezzato; inoltre il parapetto lungo tutto il viadotto non appare a norma: è infatti di altezza insufficiente e la parte inferiore è priva di tavola fermapiede, lasciando uno spazio vuoto di oltre 40 cm, col rischio che se una persona scivola (pericolo maggiore per un bambino) rischia di cadere nel dirupo; secondo la vigente normativa i parapetti dovrebbero alti almeno 90 cm e inattraversabili da una sfera di 10 cm.
Inoltre lungo i passaggi pedonali laterali si notano spuntare diverse barre dell’armatura arrugginite. Nel 2018 dopo il tragico crollo del ponte Morandi a Genova, la Provincia aveva provveduto al monitoraggio del viadotto per verificarne lo stato di conservazione e non erano state individuate particolari criticità, ma la necessità di interventi di manutenzione, stimati in 100 mila euro ad oggi non eseguiti. Il viadotto venne costruito nel 1990, epoca in cui non vi era l’attuale sensibilità per l’impatto ambientale, al fine di deviare la strada provinciale tra le due località, per poter estendere l’estrazione di gesso delle locali cave.