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Vietato prostituirsi o contrattare dall’auto
Attualità

Vietato prostituirsi o contrattare dall’auto

Vietato tentare l’adescamento dei clienti, avere comportamenti equivoci tali da non lasciare dubbio sul fatto di offrire prestazioni sessuali a pagamento, stop all’abbigliamento indecoroso o indecente, vietato

Vietato tentare l’adescamento dei clienti, avere comportamenti equivoci tali da non lasciare dubbio sul fatto di offrire prestazioni sessuali a pagamento, stop all’abbigliamento indecoroso o indecente, vietato mostrare nudità, ingenerando l’idea di esercitare la prostituzione, cui si aggiunge il divieto, da parte dei clienti, di contrattare prestazioni sessuali a pagamento lungo le strade cittadine, oppure accostarsi vicino alle lucciole, o effettuare manovre pericolose con l’auto tali da creare pericoli e intralcio alla circolazione stradale.

Sono queste le principali prescrizioni riportate sull’ordinanza 53 del 19 luglio, firmata dal sindaco, per contrastare la prostituzione su strada. Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. L’intento non è solo quello di arginare il fenomeno, ma anche punire i clienti che lo alimentano. «Già lo scorso anno – commenta il sindaco Brignolo – avevo emesso un’analoga ordinanza e il grande impegno della polizia municipale e delle forze dell’ordine era servito a contenere un fenomeno che, se non viene contrastato, si diffonde sempre più vicino al centro città, nei pressi di abitazioni private, con conseguente danno non solo per il decoro, ma anche per l’igiene, giacché spesso vengono lasciati rifiuti che possono essere anche dannosi».

Il sindaco, riprendendo quanto riferito dagli operatori sociali che entrano in contatto con le ragazze, precisa che «in strada ci sono quasi esclusivamente prostitute vittime della tratta e dello sfruttamento. La prostituzione volontaria viene infatti esercitata in altri luoghi: nei locali, negli appartamenti, etc. Un intervento sulla prostituzione di strada significa quindi sfidare il racket che controlla il territorio. A questo dovrebbero pensare anche i clienti prima di alimentare questo fenomeno».

Riccardo Santagati

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