Oggi ricorre Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco e quelli astigiani si sono radunati in mattinata alla Collegiata di San Secondo, con le autorità cittadine, per invocarne la protezione ad ogni turno dell’anno, ad ogni uscita con i mezzi chiamati ad intervenire d’urgenza.
La preparazione e la formazione continua dei Vigili del fuoco sono la prima importante barriera che garantisce la loro sicurezza, ma l’alta pericolosità del loro lavoro implica, per i credenti, una protezione in più.
E proprio Santa Barbara è la santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non ci sono vie di scampo.
La sua storia affonda nel quarto secolo dopo Cristo quando, unica figlia di un ricchissimo uomo nemico dei cristiani della città di Nicomedia. Barbara, di nascosto, venne educata da un precettore cristiano, venne battezzata sempre segretamente e quando il padre la diede in sposa al prefetto della città, lei rifiutò le nozze. Il padre stesso la fece condannare a morte a causa della sua fede cristiana, venne rinchiusa in una fortezza dove si sviluppò un incendio dal quale la donna uscì viva. Nonostante questo venne decapitata dal padre che, appena eseguita la sentenza, venne colpito da un fulmine che lo uccise.
Da allora Santa Barbara viene invocata contro il fulmine e i pericoli del fuoco, compresa la polvere da sparo.
(Fotoservizio Ago)