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Attualità

La lotta agli "untori" della flavescenza
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Tra maltempo, prezzi delle uve non sempre remunerativi e il grande impegno della vendemmia sono già tanti i motivi che in questi giorni tolgono il sonno ai viticoltori. Senza dover ancora pensare

Tra maltempo, prezzi delle uve non sempre remunerativi e il grande impegno della vendemmia sono già tanti i motivi che in questi giorni tolgono il sonno ai viticoltori. Senza dover ancora pensare alla flavescenza dorata, malattia ormai endemica nelle nostre colline. Le norme sono molto rigide ma il fatto che non si sappia con certezza quale sia la causa della malattia non ha consentito ad oggi di trovare una cura efficace. Per cui, ci si affida alla lotta chimica allo "scaphoideus titanus", l'insetto vettore della malattia.

Complici però, comportamenti non sempre seri di molti agricoltori sembra che siano proprio tanti i vigneti abbandonati e senza cura. Vigneti e gerbidi che diventano senza volere gli untori delle vigne sane. Proprio per smascherare questi "untori", che possono compromettere il reddito dei produttori seri, e "monitorare il territorio attraverso le foto postate e aiutare le Amministrazioni ed i viticoltori nella lotta alla Flavescenza dorata" è nata alcuni giorni fa la pagina facebook "Flavescenza dorata Piemonte".

Frutto del lavoro di un gruppo di produttori che ha deciso di utilizzare il canale dei social network per segnalare in modo puntuale i vigneti abbandonati che possono essere veri e propri focolai di infezione della malattia. Adesso la palla passa agli uffici competenti delle amministrazioni che viste le foto, a volte imbarazzanti, dovranno verificare i produttori che non hanno rispettato i protocolli e applicare le sanzioni del caso.

l.p.

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