Gli eredi di Pietro Badoglio, rappresentati dal nipote Alessandro, hanno accolto la richiesta della Provincia di firmare una transazione che la sollevi dal rispettare le volontà del Maresciallo d’Italia
Per Villa Badoglio, storica dimora che il Maresciallo d’Italia donò alla Provincia di Asti dopo la seconda guerra mondiale, c’è finalmente speranza di tornare ai fasti di un tempo. Sabato pomeriggio a San Marzanotto è stato accolto il nipote di Pietro Badoglio, Alessandro, giunto ad Asti con la moglie, il figlio e la nuora. L’incontro è stato promosso dal presidente della Provincia Marco Gabusi, dall’assessore comunale Mariangela Cotto, residente in paese, da Agnese Argenta presidente della pro loco e dall’avvocato Federico Garrone, consigliere comunale, ma qui nelle vesti di colui che, insieme all’avvocato Aldo Mirate, ha trovato la soluzione per togliere il noto vincolo sull’immobile per scopi sociali/medici in favore dei giovani. Un vincolo che la Provincia di Asti, proprietaria, ha dovuto rispettare nel corso degli anni anche quando Villa Badoglio ha iniziato il suo lento declino strutturale accelerato dall’impossibilità dell’Ente di poter coprire i costi di manutenzione straordinari necessari a tenerla aperta.
Tra il 1985 e il 2012, Villa Badoglio è costata alla Provincia qualcosa come 3.071.934 euro, una montagna di soldi fino a quando i tagli sull’Ente hanno messo la Provincia davanti ad un bivio: vendere la villa o lasciarla deperire del tutto.
A fronte di un valore commerciale di circa 3.290.000 euro, Villa Badoglio non è stata acquistata proprio a causa del vincolo che la rende parzialmente inutilizzabile, soprattutto da parte di eventuali imprenditori interessati a rilanciarla nel settore turistico e ricettivo.
Ma adesso tutto potrebbe per cambiare. Gli eredi di Pietro Badoglio, rappresentati dal nipote Alessandro, hanno accolto la richiesta della Provincia di firmare una transazione che la sollevi dal rispettare le volontà del Maresciallo d’Italia. «Mio nonno restituì questa villa, donata dal territorio, al territorio – ha commentato Alessandro Badoglio – Non so se i politici di oggi farebbero la stessa cosa». L’atto legale che svincolerà l’uso di Villa Badoglio, un tempo chiamata Villa Vittoria, dovrebbe essere firmato entro i prossimi mesi, ma gli eredi, pur d’accordo nel togliere i limiti di utilizzo, hanno presentato alcune richieste: la Villa dovrà continuare a portare il nome di Badoglio, una parte del profitto ricavato dall’eventuale vendita dovrà essere devoluto alla casa di riposo di Grazzano Badoglio e l’Ente dovrà chiedere alla famiglia l’eventuale avallo sui progetti che si andranno a realizzare all’interno dell’immobile.
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Riccardo Santagati