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Villafranca: lavori di restauro della chiesa parrocchiale dopo l’incendio del 2022

Distrutta la cappella laterale che ospitava la statua di Padre Pio. Venne divorata dalle fiamme una buona parte dell’altare ligneo che sorreggeva una tela attribuita al Moncalvo
Da qualche settimana è stato montato il ponteggio e sono iniziati i lavori di ripristino di muri e arredi della chiesa parrocchiale dedicata ai santi Elena ed Eusebio. I lavori si sono resi necessari in seguito all’incendio divampato nell’ottobre 2022 a partire dalla Cappella di San Francesco che si trova a destra dell’entrata principale.

Il denso fumo che si formò ha annerito proprio le pareti che erano state oggetto di un imponente restauro, durato alcuni anni, che aveva riportato la chiesa agli antichi splendori del 1600 quando venne edificata. «Oggi esiste la concreta speranza di far ritornare la chiesa a quel livello che fanno dell’edificio un autentico gioiello del barocco piemontese opera del Castellamonte» spiega il villafranchese Giancarlo Malabaila.

Un incendio grave che ha distrutto la cappella laterale che ospitava la statua di Padre Pio. A essere completamente divorata dalle fiamme è stata una buona parte dell’altare ligneo che sorreggeva una tela attribuita al Moncalvo. Inestimabile il valore del danno arrecato. Rovinato in parte anche un antico paliotto in seta che si trovava sempre nei pressi della cappella distrutta. Le fiamme hanno lambito anche l’antico organo senza però intaccarlo. I danni più estesi si sono fatti registrare soprattutto a causa proprio del fumo nero e denso che si è depositato su ogni cosa presente in chiesa (banchi, affreschi, tele antiche, oggetti sacri) e sui muri che apparivano completamente anneriti. Solo il fatto che durante la notte tutte le porte fossero chiuse e non ci fosse circolazione di aria ha limitato i danni.

Prima dell’incendio, per anni, la chiesa parrocchiale era stata trasformata in un cantiere di restauro che ha riguardato pareti, stucchi, decorazioni e, per ultima, anche la facciata. Neppure il tempo di godersi questo capolavoro architettonico, che l’incendio ha nuovamente annerito tutto. Proprio dalla Curia, all’indomani dell’incendio, avevano fatto sapere che, da un sopralluogo tecnico, era apparso evidente quanto fosse necessario rimontare tutti i ponteggi per provvedere a una ripulitura delle pareti, degli affreschi e degli arredi della chiesa. Fortunatamente è rimasto salvo il lavoro di restauro sottostante che, una volta tolto il velo nero di fuliggine, non necessiterà di altri interventi.

Ad accorgersi del disastro il parroco, don Antonio Delmastro: «Appena sono entrato ho trovato la chiesa satura di fumo nero, non si vedeva che a pochi centimetri».

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