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Villanova d’Asti, alla Basf le sfide della ricerca e della sostenibilità

Con la Technical Academy si studiano materiali e nuovi prodotti. Con l’economia circolare e l’energia verde si riducono le emissioni

Ci sono oggetti e materiali che utilizziamo tutti i giorni e riteniamo che siano prodotti e progettati dall’altra parte del mondo mentre sono ideati da aziende all’avanguardia a due passi da casa. E’ così per la Basf, stabilimento della multinazionale tedesca che fin dagli anni ’70 del secolo scorso opera in quel di Villanova.

L’industria chimica in strada Poirino trasforma e progetta prodotti in poliuretano e vanta alcuni primati tutti locali. Lo raccontano il direttore di stabilimento Philipp Gruene e il responsabile della Techical Academy Claudio Petrini.

«La Basf firma circa mille brevetti nel mondo – spiega Gruene – e alcuni sono stati progettati proprio qui a Villanova, dove siamo specializzati nel settore calzature tecniche e nella produzione di materassi e guanciali conosciuti sul mercato come “memory” per la loro flessibilità. Questi prodotti sono nati qui e sono il nostro punto di forza da oltre 20 anni».

L’azienda è in continua evoluzione a partire dalla casa madre che ha fatto della ricerca e sviluppo il cardine per resistere alle sollecitazioni di un mercato ricco di trasformazioni. Ma Villanova è anche un sito completamente autonomo dal punto di vista produttivo e progettuale. Proprio per questo qui è nata la Technical Academy. «Avevamo bisogno di un gruppo di ricerca strutturato che andasse incontro alle trasformazioni del nostro tempo e alle richieste dei clienti con i quali collaboriamo in stretta sinergia per lo sviluppo di nuovi prodotti – dice Claudio Petrini – qui formiamo tecnici ad alta specializzazione e studiamo i materiali che si trasformeranno in prodotti sempre più all’avanguardia e sostenibili. Un lavoro entusiasmante che fornisce sempre nuovi stimoli e conduce a nuove scoperte».

La sostenibilità e l’attenzione al benessere del personale sono due linee guida che Philipp Gruene tiene a sottolineare: «La sostenibilità ambientale è una strategia produttiva della Basf – afferma il direttore – puntiamo ad abbassare le emissioni di Co2 del 25% entro il 2030 e a zero entro il 2050. Utilizziamo per tutta la filiera energia verde con una forte attenzione all’economia circolare che punta sulle materie prime rinnovabili».

Per un’azienda ad alta specializzazione sono molto importanti anche le persone che ci lavorano: «E’ fondamentale creare un rapporto continuo di scambio con il territorio – aggiunge Gruene – siamo sempre in contatto con le scuole e con gli istituti superiori, ma è importante anche il rapporto con il Politecnico di Torino e con l’Università di Palermo con i quali collaboriamo da anni».

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