Risponde alle critiche e anche alle proteste degli studenti villanovesi sulla gestione del servizio di bus riguardanti la linea Chieri-Villanova d’Asti Enrico Giachino, amministratore delegato dell’azienda di trasporto.
«Le clausole di servizio dell’autotrasporto di persone – puntualizza Giachino – non sono stabilite da noi autonomamente. Vengono concordate con l’Agenzia per la Mobilità regionale, così come le tariffe. Senza i fondi regionali il trasporto pubblico sarebbe infatti insostenibile poiché i biglietti e gli abbonamenti coprono circa il 28% del costo del servizio. Tra le regole previste c’è anche quella che concede alle autolinee di viaggiare con 20 passeggeri in piedi. L’abbonamento non dà quindi l’automatico diritto a viaggiare seduti».
Le proteste, nate dalla segnalazione di uno studente di Villanova, riguardavano infatti il sovraffollamento degli autobus di ritorno da Chieri che spesso significa viaggiare in piedi, ma anche dover per forza utilizzare la linea Crivelle-Savi- Buttigliera che arriva a Villanova un po’ più tardi rispetto a quella diretta a Dusino e Valfenera.
«Il problema è nato un paio di settimane fa perché alcuni studenti diretti a Villanova non hanno voluto dare la precedenza ai viaggiatori diretti a Dusino e Valfenera, che hanno un’unica possibilità di arrivare a casa e cioè il primo autobus. Per i ragazzi di Villanova prendere il secondo autobus significa ritardare di 7-8 minuti l’arrivo a casa. Per gli studenti diretti a Valfenera significherebbe invece non raggiungerla affatto. Ma questo problema non si traduce in un sovraffollamento. Si tratta solo di accettare un’equa distribuzione dei passeggeri a seconda della loro destinazione. E’ chiaro che gli autisti in situazione di sovraccarico non possono partire e chiedono agli studenti di lasciare la precedenza a chi ha un’unica possibilità di viaggiare verso casa».
Dagli studenti villanovesi si lamenta anche la soppressione della terza corsa che non è più attiva dal settembre scorso.
«E’ vero. Avevamo un terzo autobus per Villanova – aggiunge Giachino – ma era dovuto al periodo dell’emergenza pandemica. La Regione copriva i costi della ridotta capienza con cui gli autobus hanno viaggiato per rispettare le regole del distanziamento. Oggi le regole sono tornate alla situazione del 2019 e non ci sono stati riconosciuti ulteriori fondi per sostenere una terza corsa. Anzi, in questo periodo siamo piuttosto in una fase di riduzione del servizio di trasporto pubblico da parte della programmazione regionale. Nella provincia di Asti la riduzione si assesta su circa il 20% dei trasporti».
Enrico Giachino incontrerà il sindaco di Villanova nei prossimi giorni per chiarire quali siano le regole del contratto di servizio e per chiedere la collaborazione dei cittadini nel gestire nella maniera soddisfacente per tutti l’utilizzo del trasporto soprattutto in coincidenza con gli orari scolastici. «Suggerisco inoltre – conclude l’Ad delle Autolinee Giachino – di inoltrare gli eventuali reclami non tramite i social, ma in forma scritta ai nostri uffici. Questo ci darebbe la possibilità di avere un monitoraggio più preciso delle eventuali criticità e favorirci nel cercare soluzioni adeguate».
Nella foto: ore 7 del mattino, fermata del bus Giachino a Valfenera