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Villanova d’Asti, raggiunto in Prefettura l’accordo per la Util. Sospeso lo sciopero

Scongiurato il licenziamento collettivo di 90 dipendenti, è stato predisposto un piano di contratti di solidarietà e di esodi volontari incentivati economicamente

Piegate ieri le bandiere, dopo un brindisi finale sul piazzale dello stabilimento, FIM CISL, FIOM CGIL e lavoratori sono tornati oggi al lavoro alla Util Industries “Dea Capital”, al termine di quattro giorni di sciopero con presidio per portare la dirigenza a condividere la gestione degli esuberi dichiarati e del piano industriale per il prossimo futuro.

L’incontro di ieri mattina in Prefettura tra vertici dell’azienda, rappresentati da Cinzia Cimiero e Roberto Baccani, e gli esponenti delle organizzazioni sindacali si è concluso con il sigillo del prefetto di Asti Alfonso Terribile all’accordo ritenuto soddisfacente da entrambe le parti.

Scongiurato il licenziamento collettivo di 90 dipendenti, è stato predisposto un piano di contratti di solidarietà e di esodi volontari incentivati economicamente. L’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi garantirà a tutti i lavoratori la conservazione del posto di lavoro anche in caso di decisione di esternalizzazione delle attività.

L’azienda ha ridotto il numero degli esuberi a 60 e ha aumentato la parte economica per chi accetterà le dimissioni volontarie entro i prossimi quattro mesi.

L’accordo prevede anche lo svolgimento di un confronto periodico tra le parti con incontri mensili per verificare l’andamento del mercato e definire le modalità applicative del contratto di solidarietà. Tra un anno verranno inoltre rivalutate le condizioni aziendali e ridiscussa in maniera condivisa la gestione di eventuali criticità, anche facendo ricorso a nuovi strumenti che potrebbero essere nel frattempo previsti dalle riforme normative.

«La prima considerazione che voglio fare – ha detto Vito Carelli della Fiom – è che questo risultato è il frutto dell’unità e della forza che hanno dimostrato i lavoratori. Anche se al quarto giorno di sciopero cominciava ad emergere un po’ di stanchezza, tutti sono rimasti uniti e concentrati sull’obiettivo. Possiamo dirci soddisfatti anche per aver scongiurato i licenziamenti collettivi e ottenuto la condivisione delle condizioni per l’esodo volontario».

Al termine della seduta il prefetto ha espresso vivo compiacimento per la positiva definizione della vertenza, ringraziando tutte le parti coinvolte nella trattativa, il cui esito ha consentito di tracciare un percorso condiviso in un’ottica orientata alla tutela dei lavoratori e alla garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali.

«Con il raggiungimento dell’accordo i lavoratori e le organizzazioni sindacali si sono assunte le proprie responsabilità – ha aggiunto Salvatore Pafundi della FIM – ora tocca all’azienda mantenere quanto detto al tavolo, garantendo il rilancio dell’attività industriale. La riduzione degli esuberi, un percorso di fuoriuscita volontaria con un incentivo importante e la possibilità su eventuali “terzializzazioni” di poter aprire un confronto con le organizzazioni sindacali, con la possibilità di scelta lasciata al lavoratore se accettare o continuare a lavorare all’interno della Util, sono il valore aggiunto che ci hanno permesso di accettare l’intesa».

Gli operai hanno ricevuto in questi giorni la vicinanza del sindaco Christian Giordano e del presidente della Provincia Paolo Lanfranco che hanno spinto per la convocazione del tavolo istituzionale. Ora le bandiere del sindacato sono state riposte e si guarda al futuro con una ritrovata serenità.

(Nelle foto le varie fasi della vertenza, dallo sciopero all’accordo finale)

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