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Villanova d’Asti, rotatorie: giovedì il consiglio comunale per approvare la convenzione con Anas

Con l’approvazione del protocollo, l’ente gestore delle strade avvierà la richiesta dei fondi necessari, circa 1.300.000 euro secondo i progetti, già nel mese di febbraio

Quando le cose sembrano impossibili è il caso di tentare e diventano meno impossibili. E’ questa l’idea che ha spinto il sindaco Christian Giordano a cercare una soluzione per realizzare le rotatorie di cui si discute da anni a Villanova. E le cose stanno andando avanti in modo spedito: giovedì il consiglio comunale sarà convocato per approvare la convenzione con Anas per avviare i progetti già commissionati dal Comune.

«I punti in cui le rotonde sono necessarie per garantire una maggiore sicurezza alla circolazione stradale, in zona San Isidoro e in via Papa Giovanni XXII all’incrocio con strada per Valfenera, erano allo studio della Provincia da almeno 15 anni, ma non si è mai riusciti a superare i buoni propositi – ricorda Giordano – l’intuizione di riproporre l’idea all’Anas ci è venuta non appena l’ente è subentrato nella gestione di quei tratti stradali».

L’amministrazione si è quindi mossa per sondare la disponibilità dell’Anas. Ad ottobre il sindaco aveva incontrato il responsabile territoriale di Piemonte e Valle d’Aosta che aveva prospettato una soluzione: il Comune avrebbe dovuto realizzare i progetti delle rotatorie e in seguito l’Anas si sarebbe occupata di chiedere i fondi ministeriali inserendo i lavori nella programmazione degli interventi dell’ente.

Il Comune non ha perso tempo e ha già ratificato i progetti commissionati alla Studio Associato Tecse Engineering di Torino, girati all’Anas. Con l’approvazione del protocollo l’ente gestore delle strade avvierà la richiesta dei fondi necessari, circa 1.300.000 euro secondo i progetti, già nel mese di febbraio.

«Lasceremo alla prossima amministrazione due progetti fondamentali per la sicurezza delle persone – commenta il sindaco – penso sia un esempio di buona programmazione, guardando alla Villanova d’Asti dei prossimi 30 anni».

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