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Variazione di bilancio

Villanova d’Asti, variazione urgente di bilancio per i lavori al cimitero dei Savi

Saranno necessari 65 mila euro per la messa in sicurezza dell’ingresso e della recinzione su cui si sono formate profonde crepe

La giunta comunale di Villanova ha approvato lo scorso 16 febbraio una variazione di bilancio per un valore totale di 175.300 euro. I capitoli di spesa più importanti iscritti nella nuova rendicontazione 2023-2025 riguardano il completamento della sostituzione dei serramenti del palazzo municipale e i lavori di messa in sicurezza del cimitero di frazione Savi. Per i serramenti del municipio saranno impiegati 70 mila euro provenienti da un contributo ricevuto dai fondi del Pnrr.

Per il cimitero dei Savi saranno necessari 65 mila euro reperiti dalle risorse interne. I lavori infatti non sono più procrastinabili a causa delle profonde crepe formatesi all’ingresso del cimitero e lungo la vecchia recinzione, comparse l’estate scorsa. Nei programmi dell’amministrazione guidata da Roberto Peretti erano già previsti lavori al cimitero, del resto richiesti a gran voce anche dalla cittadinanza residente ai Savi, ma il precario stato della recinzione ha accelerato la necessità di intervenire per non compromettere la sicurezza dei cittadini che accedono al camposanto. Si è provveduto quindi ad una variazione d’urgenza del bilancio 2023-2025 per adeguare i capitoli di spesa del Comune all’effettiva urgenza dell’intervento di messa in sicurezza del cimitero per il quale era già preventivato un progetto di ampliamento.

Con la variazione di bilancio sono stati acquisiti anche nuovi fondi ministeriali per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi per 12.500 euro che vanno ad aggiungersi ai circa 360 mila euro già iscritti nel rendiconto per l’anno 2023 per lo stesso scopo.

Altre voci di spesa che si aggiungono al nuovo bilancio licenziato dalla giunta sono 4.000 euro per l’aggiornamento del piano di protezione civile; 3.000 euro per lo sviluppo della Comunità energetica rinnovabile. Ci sono però anche nuove entrate come i 10 mila euro provenienti dal rimborso dei costi energetici comunali dal fornitore che verranno destinati a consulenze per la chiusura della contabilità finale di vecchie opere e per la rendicontazione dei fondi Pnrr.

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